Nel primo trimestre del 2022 si assisterà ad una vera e propria stangata per quanto riguarda i prezzi dell’energia. Stando a quanto si legge da un recente report dell’ARERA, l’autorità che regolamenta il settore dell’energia, l’aumento del costo dell’elettricità sarà del 55%. Questo aumento è calcolato su quella che viene definita famiglia “tipo”, cioè una famiglia che consuma mediamente 2700 kWh di energia all’anno con un sistema di potenza impegnata di 3 kW.
Questi aumenti tendono a riflettere la tendenza di crescita delle quotazioni internazionali per le materie prime energetica (gas naturale il cui prezzo sul mercato di riferimento europeo è aumentato del 500% in un anno) e del prezzo della CO2 (ovvero il costo della compensazione di emissioni di scopo 1, scopo 2 e scopo 3 per i soggetti interessati, che è più che raddoppiato). Il 55% di aumento del costo dell’elettricità si ottiene come somma del 37,3% alla voce energia, del 3,3% alla voce di dispacciamento e del 15% alla voce di perequazione.
Con l’avvento del mercato libero dell’energia si sono messi in moto meccanismi di concorrenza che hanno generato vantaggi per i consumatori. I consumatori, infatti, hanno potenzialmente la possibilità di scegliere il prezzo più basso e conveniente in relazione alle proprie esigenze. Inoltre, possono vedere soddisfatti tutta una serie di necessità. Come può però un consumatore sperare di scegliere la tariffa energetica che gli garantisca il maggior risparmio?
Semplicemente per ridurre al minimo le bollette dell’energia elettrica, è necessario che il consumatore scelga soluzioni tariffarie in grado di offrire un prezzo della componente energia (espresso in €/kWh) che sia il più basso possibile. Tale parametro rappresenta il costo effettivo dell’energia e determina l’importo della bolletta legato ai consumi di elettricità. Per comprendere più nello specifico il concetto di costo energia elettrica è possibile fare riferimento a strumenti di approfondimento offerti da siti specializzati nel confronto delle tariffe energetiche, come Segugio.it.
Oltre a motivazioni di carattere economico, è possibile perseguire idee di sostenibilità nella scelta di una tariffa per l’energia elettrica. È possibile, infatti, puntare su offerte “green”. Queste soluzioni mettono a disposizione del cliente energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili, permettendo di rendere sostenibile e conveniente la propria fornitura. Inoltre, le offerte green, non prevedono costi extra rispetto alle tradizionali tariffe luce. L’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, infatti, viene certificata dal fornitore che è tenuto a fornire dati precisi, sulla sua origine, al cliente. A voler essere precisi, quindi, si parla di GaranziediOrigine (GO), ovvero di una certificazione elettronica, rilasciata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che attesta l’origine rinnovabile delle fonti energetiche.
È altresì possibile scegliere tariffe contro le fluttuazioni e i rincari del mercato energetico scegliendo offerte luce con prezzo bloccato. Queste tariffe, infatti, presentano il prezzo della componente energia bloccato per un periodo di tempo (almeno 12 mesi) dalle condizioni contrattuali sottoscritte. Una soluzione del genere sarebbe particolarmente efficace proprio in questo periodo di rialzi.
Infine, si potrebbe pensare di valutare soluzioni monorarie e multi-orari (biorarie e triorarie). Le prime presentano un prezzo della componente energetica che è indipendente dall’orario di utilizzo dell’energia. La seconda tipologia di tariffe, invece, presenta un prezzo della componente energia più basso a seconda che il consumo avvenga la sera o nei weekend. Conoscere la distribuzione temporale media dei propri consumi può aiutare nello scegliere la tariffa più conveniente.
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