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Le innovazioni sul fotovoltaico dall’introduzione sul mercato ad oggi

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Considerato inizialmente come un settore di nicchia, il fotovoltaico ultimamente sta diventando una risorsa sempre più preziosa per l’energia elettrica. In un mercato così consumistico gli obiettivi principali sono due: contenere l’uso smodato di materie prime e limitare l’inquinamento. In tale contesto il fotovoltaico, che sfrutta un’energia rinnovabile e “green” come il sole, ha trovato un’ampia diffusione. Inizialmente i primi sistemi fotovoltaici erano destinati esclusivamente all’uso commerciale, mentre erano poco diffusi a livello domestico anche per i costi quasi proibitivi. Col tempo, grazie alle nuove tecnologie ed ai costi più contenuti, gli impianti fotovoltaici hanno fatto la loro comparsa anche nelle case private. Facciamo quindi una panoramica sul fotovoltaico in generale, analizzando il suo sviluppo nel mercato fino ad oggi e la situazione in Italia e nel mondo.

Breve storia dal fotovoltaico dall’800 fino ad oggi

Il fotovoltaico ha origini piuttosto antiche, tant’è che la prima cella fotovoltaica al mondo risale al 1839 e porta la firma di Alexander-Edmondo Bacquerel. Il fisico francese in un esperimento rivestì gli elettrodi di platino con bromuro d’argento e cloruro d’argento che, una volta illuminati, riuscirono a generare corrente e tensione elettrica. Nel 1905 Einstein proseguendo su questa strada teorizzò e pubblicò l’effetto fotoelettrico, al quale era strettamente collegato l’effetto fotovoltaico. Con questa teoria il famoso fisico conquistò anche il premio Nobel per la fisica. Altra importante novità ci fu nel 1954, quando Bell Labs annunciò l’invenzione della prima cella solare al silicio. Nei decenni successivi si intensificarono sempre di più gli studi del fotovoltaico che, soprattutto dagli anni 2000, ha iniziato ad essere preso seriamente in considerazione come fonte alternativa di energia.

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Quali sono i paesi più all’avanguardia?

Un po’ a sorpresa tra i paesi che maggiormente sfruttano i pannelli solari c’è la Cina, che non ha mai mostrato grandissimo interesse verso la questione ambientale. Invece negli ultimi anni è salito in maniera notevole lo sfruttamento dell’energia solare, dettato evidentemente dalla necessità di ridurre i costi energetici. Tra i primissimi paesi a sfruttare l’energia elettrica ci sono gli Stati Uniti, forti anche di una tecnologia all’avanguardia messa a disposizione delle menti più illuminate nel settore. Non è un caso che i moduli fotovoltaici Sunpower, in assoluto tra i migliori sul mercato, siano realizzati proprio in un’azienda statunitense con sede nella Silicon Valley. I pannelli fotovoltaici americani, grazie alla loro particolare efficienza e resistenza nel tempo, hanno trovato ampia diffusione in diversi paesi, compresa l’Italia. I moduli Sunpower in Italia sono i più richiesti, potendo arrivare ad un ciclo di vita di ben 25 anni, rispetto all’aspettativa media degli altri pannelli che si ferma mediamente tra i 15 ed i 20 anni. Buoni numeri li sta facendo registrare anche il Giappone, uno dei primi paesi a sviluppare energia solare su ampia scala. Anche qui la tecnologia la fa da padrone e consente di sviluppare soluzioni sempre più efficienti. Negli ultimi 10 anni anche l’India sta investendo sempre di più nel fotovoltaico. Trattandosi di un paese in via di sviluppo, l’energia solare può essere fondamentale anche per il riscaldamento e la purificazione dell’acqua. I costi contenuti degli impianti fotovoltaici hanno fatto sì che il governo indiano annullasse vari progetti di costruzione di centrali elettriche a carbone. Sicuramente una buona notizia per l’ambiente circostante.

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Qual è la situazione italiana sul fotovoltaico?

A che punto è il fotovoltaico in Italia? Dopo un avvio a rilento, la situazione sta gradualmente migliorando. L’Italia, essendo un paese molto tradizionalista, accetta sempre con una certa riluttanza i cambiamenti. Bisogna però dire che fino a 20 anni fa l’installazione di un impianto fotovoltaico era piuttosto complessa, sia per quanto riguarda i problemi logistici e strutturali degli impianti sia per i costi effettivamente elevati. Col tempo si sono trovate soluzioni più economiche, capaci di offrire prestazioni eccellenti in termini di produzione energetica grazie alle nuove tecniche finalizzate al risparmio. C’è poi da considerare un altro aspetto: l’Italia notoriamente è un paese importatore di energia, quindi deve acquistare all’estero l’energia di cui ha bisogno. Sfruttando di più e meglio il sole, una risorsa che abbonda nel nostro paese, è possibile essere più autonomi per quanto riguarda la produzione di energia.

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Negli ultimi anni i dati sono in crescita?

Ad oggi l’energia solare rappresenta circa il 10% dell’energia consumata in Italia. Pochino, tant’è che l’obiettivo è almeno di raddoppiare questa percentuale nei prossimi 10 anni. La Lombardia, per quanto riguarda la distribuzione di pannelli solari, è la regione leader in Italia. Ad oggi si contano oltre 130.000 unità distribuite su tutto il territorio lombardo. Per quanto riguarda la potenza installata la regione leader è invece la Puglia con oltre 2,6 GW. Un dato che non sorprende considerando la notevole presenza di sole sulla regione pugliese. Al Centro il maggior numero di installazioni è presente nel Lazio, mentre nel Sud spicca la Sicilia. Negli ultimi posti per presenza di nuove installazioni ci sono Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.