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Stazione di battery swap: al via la rivoluzione NIO e Shell

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Uno dei problemi maggiormente diffusi, che limita l’adozione dei veicoli elettrici è la durata del periodo di ricarica che, ad oggi, non è confrontabile con il tempo di rifornimento di un veicolo termico. NIO, società cinese, in collaborazione con Shell, promette una rivoluzione: stazioni di cambio batterie.

Battery swap in Cina e Paesi Bassi

La sostenibilità dei veicoli elettrici passa attraverso il contributo di questi due paesi. La collaborazione tra NIO e Shell porterà, all’istallazione di colonnine di ricarica in Europa e Cina, ma non solo. Shell e NIO, infatti, collaboreranno per favorire la diffusione delle stazioni di battery swap. Questa è una soluzione particolarmente nota adottata dalla società cinese. La collaborazione sul tema battery swap partirà con la costruzione di due siti pilota in Cina.

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L’obiettivo è quello di realizzare 100 stazioni di swapping entro il 2025. I

Battery swap: in cosa consiste?

La pratica della sostituzione del pacco batteria scarico con un fully charged rappresenta una delle soluzioni più interessanti per risolvere uno dei “problemi” dei veicoli elettrici. Secondo NIO, la soluzione legata alla sostituzione robotizzata delle batterie scariche, avviene in non più di tre minuti. Lo stesso tempo necessario ad un pieno di benzina o per prendere un caffè. Inoltre, sempre stando a quanto affermato da NIO, questi sistemi di “ricarica” sono più sicuri delle colonnine ultra fast HPC (high power charge).

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Shell

Shell, colosso anglo-olandese dell’energia, del petrolio e della petrolchimica, sfrutterà questa opportunità per espandere la propria presenza in Cina, approfittando dell’infrastruttura Nio. Questo avverrà con l’iniziale installazione di colonnine di ricarica rapida Shell Recharge proprio presso le sedi NIO. L’annuncio è avvenuto proprio tramite Shell che ha condiviso la notizia sul social media cinese Weibo.

Questo accordo segna un ulteriore passo per Shell verso la mobilità elettrica. Shell, infatti, ha già un portafoglio di iniziative che la vedono società erogatrice di servizi eMobility. Il primo obiettivo è infatti l’installazione di 50000 colonnine di ricarica in Inghilterra entro il 2025. Il governo britannico, infatti, vieterà la vendita di auto termiche a partire dal 2030 e promuoverà la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale. Se queste colonnine saranno funzionanti entro il 2025, Shell sarà la proprietaria di un terzo degli stalli presenti nel territorio della Regina. L’investimento stimato ammonta a 100-200 milioni di euro. Il governo britannico inoltre ha promesso di coprire il 75% dei costi di installazione.

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Shell però non si ferma qui. Nel 2021 conta, al proprio attivo, 60000 colonnine in giro per il mondo. L’obiettivo è quello di arrivare a 2,5 milioni entro il 2030. Queste le parole di Huibert Vigeveno, durante un’intervista sulla CNBC.

NIO

La scorsa estate NIO contava ben 300 stazioni di ricarica in Cina ed entro la fine del 2021 dovrebbero essere 700. L’obiettivo di NIO è però ben più ambizioso. L’obiettivo è quello di costruire ben 4000 stazioni di battery swap. Una il 75% di queste (3000, ndr) verrà installato in Cina. L’accordo si rivela vantaggioso anche per NIO che da sempre ha mostrato piani di espansione nel mercato europeo e che potrà quindi costruire una grande frazione delle 1000 stazioni rimanenti in Europa. Grazie all’accordo con Shell, infatti, la società cinese potrà costruire stazioni di sostituzione delle batterie proprio all’interno dei punti di servizio Shell presenti in tutta Europa.

Entrambi i produttori, inoltre, stanno lavorando alla possibilità di consentire ai possessori di veicoli NIO, l’accesso all’infrastruttura di ricarica MSP (mobility service provider) di Shell.