Il fotovoltaico di Enel Green Power incontra l’impegno umanitario di EMERGENCY nel nuovo centro pediatrico di Entebbe, in Uganda. Sono 2500 i pannelli fotovoltaici donati da EGP alla struttura ospedaliera, progettata da Renzo Piano.
Il nuovo centro di chirurgia pediatrica di EMERGENCY si trova a Entebbe, nel distretto di Wakiso, in Uganda. La struttura, inaugurata il 22 aprile 2021 dopo 4 anni di lavori, nasce da un progetto pro bono dello studio Renzo Piano Building Workshop, in collaborazione con TAMassociati e la Building Division di EMERGENCY. Alla realizzazione dell’ospedale ha contribuito, accanto a EMERGENCY, il gruppo Enel Green Power, donando al Children’s Surgical Hospital 2500 pannelli solari 3SUN. L’impianto fotovoltaico è stato installato con l’obiettivo di coprire una parte del fabbisogno della struttura, garantendo una fornitura stabile dell’energia e assicurando dunque la continuità dei servizi ospedalieri.
La struttura sorge a poco più di un chilometro dalla riva del celebre lago Vittoria. L’ospedale si sviluppa su 10.000 metri quadri, dispone di 3 sale operatorie, 72 posti letto, una sala di osservazione e stabilizzazione, 6 ambulatori, una radiologia, un laboratorio con banca del sangue, una macchina TAC. In un paese come l’Uganda, in cui quasi un terzo dei casi di mortalità infantile è provocato proprio dalla mancanza di terapie chirurgiche adeguate, il Children’s Surgical Hospital rappresenta una realtà fondamentale.
Il nuovo centro pediatrico di Endebbe, dunque, rappresenta un’avanguardia nell’ambito medico-scientifico ma anche in quello architettonico (vista la progettazione pro bono a cura dello studio Renzo Piano Building Workshop). La sostenibilità ambientale, inoltre, ha assunto un ruolo di primaria importanza durante la fase di ideazione dello stabile. Tutti i muri, per esempio, sono stati realizzati con una tecnica di costruzione tradizionale che utilizza la terra cruda, il cosiddetto pisé. Questo tipo di realizzazione permette di mantenere costanti la temperatura e l’umidità dentro l’edificio, aumentando il confort termoigrometrico interno e riducendo i consumi energetici.
Nel trasformare il Children’s Surgical Hospital in una struttura ospedaliera sostenibile ha giocato un ruolo fondamentale Enel Green Power. Il gruppo EGP, infatti, ha donato all’ospedale 2.500 pannelli solari, per un totale di 276,36 kWp. Il gruppo EGP ha inoltre provveduto al layout dell’impianto, così come all’integrazione architettonica nel progetto, all’installazione sul tetto e al collegamento elettrico alla rete ospedaliera interna. Un centro medico di questo tipo, infatti, necessita di una costante alimentazione di energia elettrica. L’impianto fotovoltaico, in questo senso, contribuisce a ridurre il consumo di energia dalla rete.
“La realizzazione dell’impianto fotovoltaico sul tetto dell’ospedale è stato un decisivo passo verso la vocazione sostenibile del progetto, non avendo avuto alcun impatto sul suolo circostante. Rappresenta il risultato di un intenso lavoro di squadra che abbiamo fatto per poterlo integrare al meglio nell’opera, coniugando perfomance tecniche, efficienza energetica e bellezza”. E’ quanto spiega Paola Terzi, Project Manager Engineering&Construction di Enel Green Power. “È stato un progetto lungo e impegnativo, che ha richiesto frequenti confronti tra noi ed EMERGENCY e molte difficoltà da affrontare. Alla fine, però, siamo sempre riusciti a trovare un punto d’accordo che ci ha portato a questo importante traguardo”. E’ quanto aggiunto da Tiziana Del Gaizo, Focal Point Innovation per le aree Africa – Asia – Oceania di EGP.
Il Children’s Surgical Hospital di EMERGENCY non è il primo progetto umanitario che vede coinvolta Enel Green Power. Il gruppo, infatti, è molto attivo nel continente africano. Già nel 2019, in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM, EGP aveva contribuito alla realizzazione dell’ospedale di Chiulo, in Angola, sempre attraverso una fornitura di pannelli solari 3SUN. Con la stessa organizzazione, inoltre, è stato realizzato un innovativo impianto ibrido di fotovoltaico e batterie per garantire un’erogazione costante di energia elettrica all’ospedale St. Luke di Wolisso, in Etiopia. Il centro, prima dell’intervento, era soggetto a continui e pericolosi blackout che mettevano a rischio la situazione di molti pazienti spesso in ossigeno terapia.
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