Dopo New York e Glasgow, arriva anche a Roma l’Orologio del Clima. Il Climate Clock, entrato in funzione per la prima volta il 19 settembre 2020 a New York, e’ stato inaugurato il 4 giugno sulla facciata del Ministero della transizione Ecologica. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sui temi del cambiamento climatico. Il display, infatti, indica il tempo utile per contenere l’aumento della temperatura a 1,5°C.
Il Climate Clock nasce a New York, dall’idea degli artisti e attivisti climatici Gan Golan e Andrew Boyd. Alla realizzazione del progetto ha collaborato, fin dal principio, anche l’attivista svedese Greta Thunberg. Il primo Orologio del Clima, creato a partire da un riadattamento del Metronomo di Union Square, segna gli anni, i giorni, le ore, i minuti e i secondi rimasti all’umanità per ridurre le emissioni di gas serra abbastanza da dare alla Terra il 67% di possibilità di mantenersi sotto 1,5°C di riscaldamento.
L’Orologio del Clima, dopo la sua entrata in funzione, si è si è rapidamente affermato come un punto di riferimento iconico per l’urgente necessità di un’azione climatica. E’ stato recentemente inaugurato, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il primo Climate Clock italiano. All’inaugurazione hanno partecipato il Ministro della transizione Ecologica Roberto Cingolani e l’Amministratore delegato del GSE Roberto Moneta.
Il Climate Clock italiano sorge sulla facciata del MiTE, su via Cristoforo Colombo a Roma, e il dato che ci segnala è tutt’altro che rassicurante. 6 anni e 7 mesi è il tempo utile, secondo gli scienziati del MCC (Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change), per adottare comportamenti e interventi che limitino a livelli accettabili l’aumento della temperatura media del pianeta. L’orologio italiano, inoltre, indica anche la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili nel mondo, oltre a citare il pensiero di sei fra artisti, scienziati e attivisti noti per il loro impegno verso l’ambiente e la natura.
Le citazioni riprodotte nel display dell’orologio sono le seguenti:
“Nei prossimi mesi ci attendono sfide fondamentali, dal G20 Ambiente, Clima ed Energia fino alla Cop26 sul clima a Glasgow, passando per la Youth4Climate e la PreCop che ospiteremo nel nostro Paese”, ha dichiarato il Ministro Cingolani. “L’orologio del clima che inauguriamo sulla facciata del MiTE dialoga in contemporanea con quello già installato anche a Glasgow. Il tempo che questi orologi indicano è il tempo che abbiamo per agire. Un tempo che possiamo invertire. La transizione ecologica è lo strumento principale per spostare queste lancette e liberarci dalla spada di Damocle dei rischi a cui ci espongono i cambiamenti climatici. L’ora che segna è l’ora della volontà”.
“La battaglia contro il riscaldamento globale è la sfida del XXI secolo”, ha dichiarato l’Amministratore delegato del GSE Roberto Moneta, spiegando che si tratta di “una sfida che richiede una decisa accelerazione per essere vinta. Le energie rinnovabili saranno le leve principali e “agire” la parola chiave per esprimere quel cambiamento culturale necessario ad aggiungere tempo prezioso alla “lifeline” del nostro Pianeta. Promuovere lo sviluppo sostenibile è la nostra missione. Ogni azione del GSE è rivolta a incentivare e supportare cittadini, imprenditori, professionisti e Istituzioni nel percorso di transizione energetica del nostro Paese per il raggiungimento degli obiettivi al 2030 e al 2050. Con l’indirizzo del MiTE”, ha concluso Moneta, “sapremo lasciare una nuova impronta ambientale per le future generazioni”.
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