A Venezia, Edison ha creato un nuovo impianto di illuminazione con tecnologia a LED per un edificio dell’Arsenale, le cosiddette Corderie, dove venivano fabbricate le funi per la flotta che conquistava i mari. Grazie a questo progetto, si rinnova uno scenario espositivo importante per la laguna e si riducono di 22 tonnellate le emissioni di CO2 annue.
I cordami e le funi erano oggetti indispensabili e di largo impiego in una nave, senza quelli nessuna nave poteva considerarsi perfetta e pronta all’uso. L’Arsenale produceva tutti i tipi di fune necessari per la flotta della Serenissima che solcava i mari nel 1300. Venezia comprava le materie prime sul Mar Nero e diverse squadre di schiavi lavoravano la canapa fino a renderla forte e robusta per la navigazione. L’edificio è costituito da un corpo di lunghezza pari a 320 metri. Tre navate da due file di colonne sostengono due soppalchi a copertura delle navate laterali. Un tempo, per esempio, le corderie venivano illuminate da torce posizionate ai lati degli spazi di lavoro, ma come è possibile illuminare oggi questo spazio di 11.430 metri quadrati?
Ma soprattutto come è possibile rendere sostenibile un edificio del 1300 senza stravolgerlo totalmente? Ed ecco che qui entra in gioco la partnership di Edison con la Biennale di Venezia.
Completata a Settembre, l’opera, dopo una fase di testing ad opera dei tecnici Edison, ora è in funzione. Il vecchio impianto disponeva di lampade tradizionali, posizionate ai lati dei corridoi e sul soffitto delle stanze dove venivano srotolate le corde. Con il progetto Edison portato a termine due mesi fa, 86 corpi a tecnologia LED illuminano le varie stanze delle corderie. Essi permettono la riduzione di oltre il 70% dei consumi energetici(50mila kWh in meno all’anno), con un risparmio economico che si aggira sul 70%. Questo evita di immettere nell’atmosfera 22 tonnellate di CO2 l’anno, una cifra che risulta significativa nel medio lungo periodo. L’intervento preserva l’estetica industriale originaria, senza andare ad intaccare il profilo trecentesco.
Una novità che risulta più un’innovazione nell’intero contesto dello sviluppo sostenibile e che va a diminuire ulteriormente gli sprechi in termini di energia, è il sistema di gestione e di controllo delle luci LED. Infatti questo è interamente in modalità wireless. Questa connessione senza fili, innanzitutto permette di risparmiare sui costi di manutenzione e gestione di un sistema cablato. Inoltre con questo nuovo sistema è possibile selezionare lampade singole o a gruppi e fare lavorare esclusivamente quella, evitando di utilizzare corpi illuminante superflui. È inoltre importante sottolineare come questa tecnologia dia la possibilità di modificare l’intensità della luce emessa da ogni lampada, così da calibrare l’intensità e di impostare comandi di accensione e spegnimento programmati.
L’intevento di efficientamento energetico nelle Corderie dell’Arsenale realizzato da Edison è uno dei tanti traguardi di un percorso virtuoso. Percorso virtuoso avviato con la Biennale di Venezia verso lo sviluppo sostenibile e l’utilizzo efficiente e consapevole delle risorse. Edison torna a far parlare di sé nel 2020, sostenendo la 17esima Mostra Internazionale di Architettura, “How will we live together?”.
In questa mostra, l’energia e il suo utilizzo si fondano con l’architettura e il viver contemporaneo. Edison mette a disposizione della Mostra e della città di Venezia, le sue competenze di eccellenza in termini di efficientamento energetico concreti. “Architettura e sviluppo sostenibile devono essere strettamente legati”, dichiara l’AD di Edison, “Per questo motivo vogliamo continuare a fare la nostra parte e sostenere il dibattito sui valori centrali dell’architettura e sul contributo reale e duraturo che l’architettura offre al benessere delle persone nella vita quotidiana”.
Articolo a cura di Marco MASETTI
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