Prodotto dalla società finlandese Neste a partire da materie prime completamente rinnovabili, il diesel MY Renewable potrebbe permettere il ritorno dei motori alimentati a gasolio laddove la sostenibilità ambientale è di massima priorità.
Il Diesel MY Renewable non contiene idrocarburi aromatici o impurità, proprio per la sua origine, e per questo la combustione può avvenire con massima efficienza. Questo diesel, inoltre, possiede un numero di cetano più alto dei biodiesel tradizionali.
Il numero di cetano fornisce una indicazione del comportamento dei combustibili in fase di accensione. Il suo valore viene calcolato sperimentalmente. Si rileva il ritardo tra la fase di iniezione e quella di accensione. ll gasolio ha normalmente valori del numero di cetano intorno a 50-52: un aumento del numero di cetano a 58 consentirebbe di far diminuire il particolato del 10% e i CO e HC del 15%.
L’elevato numero di cetano fornisce al biodiesel di Neste migliori prestazioni a freddo (fino a -34°C) proprio perché offre una migliore risposta all’avviamento.
Valutando l’intero ciclo produttivo del proprio MY Renewable Diesel, Neste stima che gli utenti possano ridurre le emissioni del 90% rispetto al gasolio fossile. Il biodiesel di Neste ha stessa composizione chimica del comune gasolio e può essere miscelato con esso in qualsiasi rapporto o può essere utilizzato puro.
Neste è il più grande produttore mondiale di biogasolio ottenuto da sole fonti rinnovabili. Attualmente produce nelle sue bioraffinerie di Rotterdam e Singapore e distribuisce attraverso una rete capillare in Finlandia, Paesi Bassi, Svezia, Lettonia, Lituania, Estonia e Stati Uniti (California e Oregon). È attiva nel settore dei biocarburanti dal 2011, anno in cui la bioraffineria di Rotterdam è entrata in funzione.
Il biodiesel è il risultato di un processo chimico il quale ha come cuore una reazione di transesterificazione con alcol etilico o metilico. Questa reazione trasforma un estere (prodotto dalla reazione di un alcol con un acido carbossilico) in un altro estere. La base di partenza sono comunque fonti rinnovabili come oli vegetali o grassi animali.
Tra i tanti vantaggi, in particolare ricordiamo:
In breve gli svantaggi:
Un esperimento di tre anni condotto ad Helsinki ha previsto l’utilizzo di autobus con il 25% di Neste Diesel MY Renewable in miscela di carburante. Nel 2008 una miscela costituita al 100% dal biodiesel ha alimentato gli stessi autobus. L’esperimento, che ha rappresentato il più grande test on field, è stato un successo: le emissioni locali si sono ridotte in maniera significativa registrando soprattutto una riduzione del particolato del 30%.
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