L’Eni, ottavo gruppo petrolifero mondiale per giro d’affari nel 2018, è la più importante azienda energetica italiana e presente in ben 66 paesi del mondo. Negli ultimi anni Eni ha orientato parte dei propri investimenti al perseguimento di un percorso di sostenibilità per diminuire il proprio impatto ambientale.
Le emissioni di gas serra sono il risultato di processi naturali, naturali e artificiali o solo artificiali. Ciò che più contribuisce al riscaldamento globale sono le emissioni di CO2 che sono al 75% circa di natura antropica.
Esistono varie stime su quali settori delle attività umane contribuiscano maggiormente alle emissioni di gas serra. Una delle stime più citate è quella dell’ International Panel on Climate Change. In questo report si afferma che il 25% delle emissioni di gas serra deriva dalla produzione di elettricità o calore e dalla combustione di combustibili fossili e il 10% da attività come l’estrazione di combustibili fossili, la raffinazione del petrolio, la petrolchimica.
A partire dal 2014 Eni segue l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Le Nazioni Unite hanno assunto una serie di impegni ed obiettivi comuni per migliorare aspetti ambientali e sociali della vita.
Nel 2019 Eni ha diffuso un rapporto approfondito sui risultati ottenuti e sulle strategie future. Stando al rapporto Eni è riuscita a ridurre del 27% il rapporto tra CO2 emessa ed energia consumata.
Le emissioni di metano legate ad errori di trasporto sono calate del 44%. 15 sono i brevetti legati a tecnologie nel campo delle rinnovabili. I prelievi di acqua marina nelle attività produttive sono diminuiti del 12% e la produzione di rifiuti è calata del 15%. È anche aumentato il numero di donne dipendenti di Eni: sono passate dal 29% al 32,3%.
È possibile inoltre tracciare i progetti di eco-sostenibilità di Eni per il futuro.
La roadmap prevede che entro il 2023 non venga utilizzato più olio di palma nelle bioraffinerie e che la potenza installata da fonti rinnovabili raggiunga i 3 gigawatt. Massima produzione di petrolio e gas naturale entro il 2025. Aumento della potenza elettrica disponibile da rinnovabili a 5 gigawatt. Entro il 2030 la produzione di combustibili fossili sarà costituita al 60% da gas naturale. a realizzare entro il 2040, di rendere nulle le emissioni nette di gas serra nei processi di produzione energetici. Infine l’obiettivo più sfidante è previsto per il 2050: il progetto di avere 55 gigawatt di potenza installata da rinnovabili e la riduzione dell’80% delle emissioni legate al ciclo di vita dei propri prodotti di energia.
La roadmap di Eni in ottica di sostenibilità ambientale è precisa e puntuale e non possiamo che augurarci che tutti i progetti siano portati a termine.
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