Alle 10:15 di questa mattina, venerdì 15 maggio 2020, l’esplosione di un serbatoio nell’impianto chimico di produzione di acetone a Marghera ha causato un incendio le cui fiamme erano visibili sia dalla terraferma che dalla laguna.
Le prime indiscrezioni indicano l’esplosione di un serbatoio all’interno dello stabilimento di produzione di acetone della 3V Sigma Spa. Due sono gli operai rimasti ustionati. Sul posto sono intervenute 8 squadre a terra dei Vigili del Fuoco e il corpo Nucleare Biologico Chimico Radiologico. L’area dell’incendio è stata circoscritta ma le operazioni dei Vigili del Fuoco sono ancora in corso e non si escludono altre esplosioni.
Il piano di emergenza è scattato correttamente per contrastare la possibile dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche. L’amministrazione comunale ha comunicato alla gente di restare in casa e di mantenere le finestre chiuse fino a quando i tecnici non valuteranno il reale pericolo per la salute dei cittadini. Non è ancora ben chiaro cosa sia bruciato sebbene l’Arpav sia al lavoro sin da subito. Alcune valutazioni sugli inquinanti necessitano però di qualche ora per essere concluse.
L’acetone è un composto chimico, con formula chimica CH3-CO-CH3, piuttosto comune nei laboratori chimici. È un liquido incolore e infiammabile e trova principale impiego come solvente.
Il processo industriale più comune per la sua produzione è il “Processo al cumene” meglio noto come processo Hock.
Il cumene è un prodotto intermedio che si ottiene facendo reagire, ad elevata temperatura e pressione, benzene e propilene in presenza di acido fosforico (H3PO4) o zeoliti come catalizzatori. Questa è una reazione che prende il nome di alchilazione di Friedel-Crafts.
Nella fase successiva del processo il cumene ottenuto è sottoposto ad un processo di ossidazione con aria ad una temperatura intorno ai 100°C in ambiente basico. La reazione radicalica a catena porta alla formazione di idroperossido di cumene. Questa fase di processo avviene in reattori continui disposti in serie.
Nella fase finale del processo l’idroperossido di cumene viene sottoposto a idrolisi in ambiente acido con temperature inferiori a 70°C. Acetone e fenoli sono i principali prodotti di questa fase di reazione e la loro separazione e recupero avviene mediante distillazione.
La dinamica degli inquinanti in atmosfera è modellata sfruttando i “modelli di dispersione” che a seconda della tipologia di rilascio, continuo o discontinuo, si definiscono “plume” o “puff“.
Questi modelli prendono in considerazione diversi parametri come la velocità del vento, la stabilità atmosferica, le condizioni del terreno, l’altezza del rilascio, quantità di moto e galleggiamento del materiale all’atto del rilascio per prevedere la distribuzione della concentrazione dell’inquinante nello spazio e nel tempo.
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