Sembra che Tesla abbia fatto il primo passo per diventare un fornitore di energia elettrica nel Regno Unito, secondo quando affermato dal The Telegraph.
Il documento d’applicazione non specifica perché Tesla ha fatto richiesta della licenza. E la compagnia, alla quale erano state chieste informazioni in merito, si è rifiutata di commentare. È chiaro però che gli interessi di Tesla nel mercato di energia elettrica siano elevati. Tesla infatti è già presente in Regno Unito e Galles con le sue applicazioni tecnologiche per lo stoccaggio energia basate su batterie agli ioni di litio: PowerPack e Powerwall. È altresì noto che in Australia, Tesla, ha costruito la “più grande batteria agli ioni di litio” in grado di fornire energia a più di 30000 abitazioni.
Varie indiscrezioni però, sembrano sostenere che la volontà di Tesla, di entrare nel mercato elettrico inglese, sia legata alla possibile introduzione dell’Autobidder.
Autobidder è una piattaforma di Tesla che permette agli impianti di produzione energetica indipendenti, ai produttori di utility e ai partner di capitale di monetizzare “automaticamente”. È infatti una piattaforma di trading e controllo in tempo reale che fornisce un servizio di gestione patrimoniale. Tale gestione patrimoniale è basata sul valore e sull’ottimizzazione del portfolio e consente di operare strategie operative che puntano alla massimizzazione dei ricavi. Tale obiettivo di massimizzazione è perseguito in relazione agli obiettivi di business e alle proprie preferenze di rischio.
Come si può leggere da una pagina FAQ di Octopus Energy Tesla offre già un piano energetico personalizzato, il Tesla Energy Plan, per chi possiede un sistema di pannelli fotovoltaici, powerwall e veicoli elettrici, che sono o potrebbero essere collegati al sistema di gestione energetico proprietario di Tesla.
A quanto viene detto questo pacchetto prevede di ridurre la spesa per l’energia elettrica rispetto alla concorrenza delle “Big 6“.
L’ente che si occupa dei mercati di gas ed elettricità nel Regno Unito è l’Office of Gas and Electricity Markets (Ofgem). Nella sezione che riguarda le licenze è presente un documento che indica tutte le condizioni da rispettare per presentare la domanda per diventare energy provider. È interessante notare che, oltre a questione meramente tecniche, è necessario garantire dei livelli minimi di customer service e customer care. Infatti l’Ofgem si aspetta che le compagnie trattino onestamente i clienti:
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