Il 22 aprile di ogni anno si festeggia la Giornata della Terra. Quest’anno, anche se miliardi di persone nel mondo sono confinate in casa, ricorre il 50° anniversario.
Il coronavirus, però, non impedisce agli organizzatori del Earth Day Network di creare eventi, concerti, conferenze: il tutto online.
Il primo Earth Day della storia si festeggiò nel 1970. Uno dei fautori di questo movimento ambientalista è stato il senatore del Wisconsin Gaylord Nelson. Lui, insieme ad altri politici ed attivisti, mostrò preoccupazione per un incidente a Santa Barbare che causò una fuoriuscita massiccia di petrolio. Era il 1969, nel pieno delle manifestazioni studentesche contro la guerra in Vietnam.
Il senatore ne approfittò. Con l’aiuto dell’attivista Denis Hayes organizzarono manifestazione per aria ed acqua pulite e non inquinate decidendo come giorno il 22 aprile. Si trattava di un giorno feriale tra lo Spring Break e gli esami finali; quindi tutti gli studenti sarebbero tornati dalle vacanze, garantendo la massima partecipazione. Da quel giorno, il 22 aprile è diventata la Giornata della Terra in tutto il mondo.
Da quel lontano giorno di 50 anni fa, le cose sono cambiate. Non è più un movimento americano, ma si è spostato in tutto il pianeta. L’obiettivo principale degli organizzatori è educare e rendere il pubblico più attivo a riguardo dei problemi e delle soluzioni ambientali che riguardano tutti noi.
Dal 1970, la Giornata della Terra ha cambiato volto. Ormai riguarda più di un miliardo di persone in 190 paesi del mondo. I partner che lavorano ad eventi, concerti, conferenze, seminari sono più di 75.000 e l’Italia, naturalmente, non è da meno.
Se, da un lato, lo stare bloccati in casa ha migliorato la qualità dell’aria nelle città. Dall’altro i consumi elettrici e l’utilizzo della rete internet sono cresciuti esponenzialmente. Questo non significa solo consumi diretti maggiori in casa. Allora il World Network si è inventato – a ragion d’essere – il Digital Clean Up Day in occasione della Giornata della Terra.
La cosiddetta Carbon Footprint di internet sta quasi raggiungendo il 4% delle emissioni globali di anidride carbonica. In pratica come quella del traffico aereo. Gli organizzatori ricordano che:
Pochi semplici passaggi potrebbero aiutare il pianeta in questa strana, indimenticabile Giornata della Terra 2020. Ripuliamo il nostro Smartphone da applicazioni, giochi o foto che non servono. Così come cancellare programmi, foto o file dal nostro PC potrebbe ridurre le emissioni che ci competono. E, ancora meglio, cancelliamo tutte le email vecchie ed inutili che non servono più. Sicuramente ognuno di noi ne avrà almeno 1 GB. Ed è dimostrato che 1 GB di email in un anno consumano più di 32 kWh, più di un forno che funziona per una giornata intera.
E allora rimane una sola cosa da fare: ripulite i vostri dispositivi elettronici. Un computer ordinato aiuta anche la concentrazione e ad avere una mente più sgombra. Fatelo per voi. Fatelo per la nostra terra.
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