La notizia è saltata alle luci della ribalta negli ultimi giorni, sebbene non vi siano comunicati ufficiali da Tesla.
A quanto pare, un problema diffuso impedisce la ricarica a centinaia di veicoli.
Nello specifico si parla dei primi modelli di autovetture che la casa di Palo Alto ha messo in commercio.
No, chiariamolo subito: il problema non sono le batterie. Non vi sono notizie di malfunzionamenti del sistema “pacco batteria” diverse dal singolo caso isolato. Il problema delle batterie sarà a fine vita. Il nocciolo della questione è da ricercarsi altrove. I veicoli di Tesla sono gestiti, essenzialmente, da Linux in esecuzione su hardware di elaborazione disponibili commercialmente. Tale sistema Linux è archiviato su un chip flash eMMC (Multi-Media Controller) incorporato in un NVIDIA Tegra 3 (fino al 2018) o in una soluzione Intel Atom (a partire dal 2018).
Ora in circostanze normali, questo non sarebbe un problema. Esistono letteralmente miliardi di dispositivi che eseguono Linux da un chip eMMC.
Per ragioni che rimangono ancora poco chiare, la build di Linux in esecuzione sul Media Control Unit (MCU) scrive su questo dispositivo non sostituibile. Quel che è peggio è che anche l’interfaccia grafica di Tesla sembra generare i propri messaggi di log aggiuntivi. Nonostante la probabilità che nessuno li leggerà mai, ogni secondo che una Tesla si trova lungo la strada, vengono aggiunte righe ai file di registro memorizzati sulla eMMC.
I blocchi delle memorie flash possono, però, essere scritti, in generale, solo qualche migliaio di volte.
Sfortunatamente per Tesla, sembra che i chip eMMC sui moduli Tegra siano semplicemente troppo piccoli per contenere l’ultima versione del firmware lasciando comunque abbastanza blocchi liberi sul chip per consentire un efficace gestione dei cicli di scrittura. Con solo una piccola parte dell’eMMC disponibile, il sistema non ha altra scelta che riutilizzare gli stessi blocchi più e più volte.
Sui forum Tesla, i proprietari segnalano che i veicoli restano in “Limp Home Mode”, che consente all’auto di rimanere guidabile ma la rende incapace di ricaricarsi.
Al momento sembra che l’unica soluzione sia la sostituzione dell’intero MCU del veicolo. Non si conoscono ancora i costi legati alla sostituzione dell’intero sistema, sebbene circolino voci che parlano di cifre nell’ordine delle migliaia di euro né è chiaro se Tesla si farà carico dei costi di sostituzione.
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