Okjokull è il nome del ghiacciaio che ricopriva il cono del vulcano Ok, situato nella zona ovest dell’Islanda. Nel 1901 esso copriva un’area di 16 chilometri quadrati, ridottisi a 3 chilometri quadrati nel 1978 fino a 0,7 chilometri quadrati nel 2012. Il ghiacciaio Okjokull è stato dichiarato “morto” nel 2014 perdendo lo status di ghiacciaio. In sua memoria, lo scorso 18 Agosto, attivisti, ambientalisti, ricercatori e la premier islandese Katrin Jakobsdottir hanno organizzato una cerimonia di commemorazione.
Tra i partecipanti alla cerimonia, Julien Weiss, professore dell’Università di Berlino, ha commentato:
Il cambiamento climatico non viene percepito quotidianamente. Si tratta di un fenomeno molto lento sulla scala del tempo umana ma molto rapido sulla scala dei tempi geologici.
Durante la cerimonia è stata affissa una targa, redatta in lingua locale e in inglese, che riporta la “Lettera al futuro” di Andri Snaer Magnason, indirizzata agli uomini del futuro. Sulla targa si legge:
Ok è il primo ghiacciaio islandese a perdere il suo status di ghiacciaio. Nei prossimi 200 anni si prevede che tutti i nostri ghiacciai facciano la stessa fine. Questo monumento testimonia che siamo coscienti di ciò che sta accadendo e di ciò che è necessario fare. Solo voi sapete se l’abbiamo fatto. Agosto 2019. 415ppm CO2.
Sulla targa è riportato anche la quantità record di anidride carbonica in atmosfera misurata lo scorso Maggio, pari a 415 parti per milione.
Per saperne di più, leggete qui.
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