Articolo a cura di Rosalba FLORO
Continua con altri esempi virtuosi dal mondo e dall’Italia il nostro viaggio tra gli e-bus e i progetti urbani più innovativi. Dopo la Svizzera, raccontata nella prima parte del mio articolo, seguono una città italiana, del Sud e la tipica città del nord, o più esattamente un’area urbana.
Messina, con l’acquisto di una flotta di 16 bus, è tra le prime città in Italia ad investire per la mobilità sostenibile. Il trasporto elettrico ha ottenuto un buon consenso dalla collettività, oltre a soddisfare qualsiasi esigenza della mobilità.
Gli autobus sono dotati di accumulatori innovativi al Litio-Ferro-Fosfato e sostituiranno, progressivamente, quelli convenzionali con motorizzazione diesel o a metano. E, una volta a regime, permetteranno all’azienda una considerevole riduzione dei costi di gestione. ATM infatti continuerà a sfruttare le infrastrutture elettriche già in funzione per il tram.
Nel 2030, secondo le previsioni degli esperti, gli e-bus rappresenteranno la metà del mercato degli autobus urbani in Europa. E questo progetto prosegue verso lo sviluppo di una città smart, che amministra in maniera efficiente le risorse disponibili (energetiche, ambientali ed economiche).
La provincia di Limburgo è un esempio virtuoso e ambizioso: entro il 2026 l’intera rete di trasporto pubblico sarà completamente elettrica.
Nel 2017 si tenne una gara per la concessione del trasporto pubblico. In quella occasione la provincia del Limburgo aveva chiesto un piano per una rapida crescita dei veicoli a emissioni zero. E la promessa di convertire all’elettrico l’intera flotta del Limburgo entro il 2025/2026.
VDL Bus & Coach, consegnando 55 e-bus, aggiungerà ulteriori risorse alle esistenti per un totale di 95 autobus. La principale caratteristica è che i veicoli circoleranno non in aree cittadine ma su linee suburbane (le cosiddette “regional lines”).
E questa è la novità. Si inserisce tra i pochi casi di autobus elettrici che in Europa sono impiegati su questo tipo di linee, per ragioni di autonomia.
I veicoli sono dotati di 180 kWh di batterie e prevedono tempi brevi di ricarica (sebbene non sia stato specificato quale tipo di infrastruttura di ricarica sarà utilizzata per l’alimentazione). Complessivamente rendono possibile una percorrenza di oltre 400 chilometri al giorno.
Si può concludere osservando innovazioni e progressi nel settore dei trasporti, compatibilmente con la necessità di tutelare l’ambiente e assicurare il servizio della mobilità.
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