Articolo a cura di Rosalba FLORO
Il settore dei trasporti è protagonista di una rivoluzione tecnologica che spinge gli utenti ad allinearsi con il futuro della mobilità. L’aumento dei livelli di inquinamento atmosferico sta portando le amministrazioni pubbliche e private a contrastare il problema. Alcuni sistemi di trasporto utilizzano l’elettricità come fonte primaria di energia, si tratta appunto dell’e-mobility, o e-bus nel caso specifico.
Vediamo come si stanno facendo strada gli autobus elettrici. Riducono le emissioni nelle città e i costi operativi. Inoltre si prevede che il mercato globale crescerà annualmente del 16,6% fino al 2025 (fonte: P&S intelligence).
Significa che potrebbe più che raddoppiare nel corso dei prossimi sette anni. Di seguito presentiamo degli esempi virtuosi o pionieristici all’estero e in Italia.
La capitale svizzera conferma il suo sostegno al trasporto sostenibile con il supporto della tecnologia ABB. BERNMOBIL opera a emissioni zero con il progetto pioneristico, il sistema “opportunity charging” o “OppCharge”.
Si basa fondamentalmente sulle stazioni di ricarica e sulla tecnologia di azionamento ABB. I cinque e-bus della linea 17, entrati in servizio lo scorso dicembre, consentono di risparmiare 500 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Percorrono, in autonomia e con una sola ricarica, il percorso dalla stazione ferroviaria principale alla fermata finale, Köniz Weiermatt.
I nuovi modelli elettrici lighTram19OPP, costruiti dal costruttore svizzero di veicoli HESS, sono stati sviluppati partendo da un progetto di filobus esistente. Utilizzano ciascuno due motori elettrici ABB e un convertitore di trazione, sviluppati presso la fabbrica ABB di Turgi.
La ricarica richiede appena cinque minuti, durante i quali un pantografo, flessibile e automatizzato, discende dalla stazione di ricarica, si collega ai binari sul tetto dell’autobus e carica la batteria con 450 kW. Inoltre, i veicoli in deposito ricevono una ricarica notturna di 50 kW. La capacità della batteria, nonostante i tempi brevi della ricarica, copre il percorso per tre volte. In altre parole, una distanza di circa 35-40 km.
Il progetto pilota durerà quattro anni, durante i quali le operazioni di ricarica saranno monitorate tramite la piattaforma digitale ABB Ability™. Tuttavia, il progetto potrà essere ampliato e a confermarlo è il direttore della compagnia, René Schmied:
“Il progetto pilota sulla linea 17 è solo il primo passo. Abbiamo una visione molto ambiziosa: vogliamo arrivare a raggiungere emissioni zero di CO2 entro il 2040 e dal 2025 acquistare solo autobus elettrici”.
Gli autobus di Bern OppCharge presentano un altro vantaggio. Funzionano con energia idroelettrica, dando ai 150.000 residenti della città la possibilità di utilizzare il trasporto urbano pienamente sostenibile ogni giorno.
Nella prossima parte vi racconterò altri due esempi virtuosi in mobilità sostenibile urbana, ed uno tra questi è italiano, del Sud.
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