Articolo a cura di Rosalba FLORO
La sostenibilità ambientale richiede una nuova visione globale e la capacità di produrre soluzioni alternative agli attuali sistemi di produzione.
La chiave di questa trasformazione sono i Big Data, oggi tra i temi di maggiore interesse nel mondo dell’IT. Queste tecnologie informatiche sono in grado di analizzare con precisione enormi quantità di dati, informazioni e dati geo-referenziati che vengono generati dai dispositivi mobili di vario genere (smart-phone, tablet e scatole nere a bordo dei veicoli).
Si propongono come strumento strategico della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile. Degli esempi ci possono far capire le potenzialità della rivoluzione dei Big Data.
Il 14 maggio 2019 in occasione del Living Planet Symposium, la più grande conferenza sull’osservazione della Terra, è stata presentata da Telespazio (Leonardo/Thales), e-GEOS e GAF un’iniziativa chiamata GEOHub.
Il progetto riunisce imprese, start-up e il mondo accademico, di cui il Politecnico di Milano, l’Università “Sapienza” di Roma e il SeeLab della Sda Bocconi.
Nella nota di presentazione del progetto si legge:
GeoHub intende cogliere le opportunità offerte dalla contaminazione tecnologica e dall’incontro tra il mondo dei servizi satellitari di geoinformazione e i big data, le applicazioni di intelligenza artificiale, i servizi su cloud, i blockchain e la machine learning.
L’obiettivo di GEOHub è fornire servizi innovativi che trasformino i big data spaziali in applicazioni mirate, tempestive e di facile utilizzo in settori come la gestione delle emergenze, l’agricoltura di precisione, il monitoraggio dell’ambiente e delle infrastrutture, la business intelligence.
Telespazio, e-GEOS e GAF si adopereranno per la crescita del network GEOHub aggregando ulteriori competenze, dal mondo accademico a quello dell’innovazione, con l’obiettivo di ridisegnare nel prossimo futuro il settore della geoinformazione e identificare strumenti sempre più innovativi per la difesa del nostro Pianeta.
L’analisi dei Big Data sulla mobilità dei cittadini consente di attuare delle politiche di sostenibilità energetica, ambientale ed economica.
L’ENEA, nell’ambito di innovazione e sostenibilità dei sistemi di trasporto, ha sperimentato un sistema software (STREET© – Short-term TRaffic Evolution forEcasting Tool).
Lo strumento di analisi, basato sull’utilizzo di raccolte di dati geo-referenziati sugli spostamenti effettuati dai veicoli, consegue sia una previsione sia delle strategie di regolazione del traffico veicolare.
L’ innovazione consente di soddisfare le esigenze del trasporto urbano. Al contempo migliora le prestazioni delle infrastrutture, riducendo la congestione e minimizzando i consumi energetici e le emissioni di inquinanti.
Tuttavia, la raccolta dei dati costituisce solo un’informazione grezza. Il corretto utilizzo degli strumenti per l’elaborazione delle informazioni sarà oggetto di sfida dei sistemi informatici nei prossimi anni.
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