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I solstizi tra ambiente ed energia

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Ogni volta che si pensa alla commedia shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate, si pensa al solstizio d’estate. Insieme agli equinozi, i solstizi scandiscono il passaggio da una stagione all’altra. A queste giornate l’uomo ha sempre associato festività, rituali dal forte carattere simbolico. Sono queste le date previste per i solstizi d’estate e d’inverno del 2020.

20 Giugno 2020.

21 Dicembre 2020.

Tuttavia, ancora oggi queste giornate influenzano sia l’ambiente, che alcune delle attività che l’uomo svolge. Prima però cerchiamo di definire il solstizio.

L’Enciclopedia Treccani definisce il solstizio così: “In astronomia, ciascuno dei due istanti durante l’anno solare in cui il Sole raggiunge la massima declinazione. Al s. d’estate (21 giugno, inizio dell’estate astronomica) il Sole ha la sua massima altezza nell’emisfero nord e la minima nell’emisfero sud; viceversa al s. d’inverno (21 dicembre, inizio dell’inverno astronomico).” Questo significa che il solstizio d’estate e il solstizio di inverno rappresentano rispettivamente il giorno più lungo e il più corto dell’anno. In corrispondenza dei solstizi la variazione della declinazione è molto lenta, a differenza degli equinozi in cui la variazione della declinazione è più significativa.

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Anche se si tende sempre a pensare che le maree siano interamente regolate dai cicli lunari, in realtà esse dipendono anche dall’inclinazione del sole sul piano equatoriale. Per questo motivo in prossimità di equinozi le maree sono maggiori, mentre durante i solstizi l’attività è ridotta al minimo.

Solstizi e agricoltura

L’uomo ha da sempre associato queste giornate a particolari festività, o rituali. Molti di essi riguardano anche la produzione agricola. In particolare, il solstizio d’estate porta con sé concetti quali la rinascita e all’inizio della stagione calda.

Dal punto di vista delle attività agricole, questo significa dare inizio ai processi di trebbiatura e raccolta del grano, seguiti poi da quelli di aratura e semina del grano saraceno. Altre attività riguardano la pulizia delle vigne e la raccolta della canapa. La prima si effettua entro la fine del mese di giugno, per consentire alla vite di sviluppare i nuovi germogli in tempo utile per contribuire all’ingrossamento e alla maturazione dei grappoli. Le foglie che si formano sono molto più efficienti nell’elaborare gli elementi nutritivi. Se la pulizia fosse effettuata successivamente, la pianta impegnerebbe energie per ricostituire la chioma persa, sottraendole ai grappoli che sono in fase di maturazione. Questo significa peggioramento della qualità dell’uva.

Solstizi ed energia rinnovabile

Che sia d’inverno o di estate, se si pensa al solstizio, si pensa all’altezza del sole visto dalla terra. quindi volendo effettuare un collegamento con la produzione energetica, si pensa subito al fotovoltaico. E infatti è molto importante, in fase progettuale, definire in base alla latitudine del sito di installazione, il periodo in cui è richiesto il maggior fabbisogno energetico. In base a questi dati, si determina l’inclinazione che devono avere i pannelli per fornire il fabbisogno richiesto.

Un altro aspetto di cui si tiene conto, durante la progettazione di un parco eolico, è il fenomeno di shadow flickering. Esso consiste in una variazione periodica dell’intensità luminosa osservata su una superficie, dovuta all’ombra causata da oggetti in movimento. Nel caso dell’eolico, si tratta proprio dell’ombra generata dalle pale dell’aerogeneratore sul suolo, o su edifici. La durata e l’entità di questo fenomeno dipende sia dalla distanza aerogeneratore-recettore, che dall’intensità e direzione del vento, dalle condizioni meteorologiche, e dall’altezza del sole. A questo si collega l’influenza del solstizio, perché molte valutazioni vengono effettuate durante il solstizio d’estate, quando l’intensità di luce è maggiore e prolungata.