Articolo a cura di Rosalba FLORO
Chiare, fresche e dolci acque… Proviamo ad immaginare un bicchiere di acqua limpida e fresca, pronta per dissetarci. Proviamo ad immaginare che l’acqua del nostro bicchiere sia stata estratta dalle acque reflue. Sembra impossibile? Scopriamolo insieme.
L’acqua è un bene prezioso ed esauribile. L’aumento della richiesta di acqua potabile sta portando a considerare con attenzione le fonti di approvvigionamento alternative e il riutilizzo dopo i trattamenti di depurazione è di estrema attualità.
In Italia, per esempio, circa il 60% dell’acqua depurata è utilizzato in agricoltura, il 25% nel settore energetico e industriale e solo il 15% è destinato agli usi domestici.
La funzione più importante svolta dagli impianti di trattamento delle acque di scarico consiste nel depurare le acque reflue prodotte dall’attività umana. Il trattamento consente il loro riuso o lo scarico nei corpi idrici superficiali, garantendo il mantenimento degli obiettivi di qualità dell’ecosistema ambientale.
L’acqua in uscita dai depuratori è limpida e inodore ed ha concentrazioni batteriche tali da essere inadatta al consumo umano. Tuttavia, ci sono esempi virtuosi del riutilizzo delle acque reflue nel mondo mediante un opportuno trattamento.
Il riutilizzo per usi potabili è utile nei paesi minacciati dalla siccità. Windhoek, in Namibia, dal 1968 è il primo esempio nel mondo di riuso potabile dell’acqua reflua. Gli impianti ad alta tecnologia hanno consentito questo intervento garantendo le condizioni sanitarie.
Un altro esempio è la Bill e Melita Gate Foundation che ha trasformato i rifiuti umani in acqua potabile.
Il progetto è stato finanziato nel 2003 e ideato dalla Janicki Bioenergy società di Sedro Wolley nello stato di Washington. Ha consentito sia la trasformazione dei fanghi della fogna in energia elettrica; sia la produzione fino a 10.800 litri di acqua potabile al giorno. In tal caso, il sistema si può riassumere nel seguente modo: i fanghi vengono trasportati attraverso un nastro trasportatore in un processore e poi bolliti, producendo vapore acqueo che, attraverso un sistema di pulizia, è reso potabile.
Un ultimo esempio è a Santa Clara County in cui un impianto di depurazione è in grado di trattare efficacemente le acque reflue urbane per restituire acqua al 100% potabile mediante un sofisticato sistema multistep di microfiltrazione, osmosi inversa e raggi ultravioletti.
L’ostacolo più grande per l’accettazione pubblica può essere di tipo psicologico ma la carenza d’acqua e il razionamento, tuttavia, hanno spostato l’ago della bilancia.
Trascurando per il momento i costi di produzione e di mantenimento, spesso ammortizzabili mediante la capacità degli impianti, possiamo convincerci a dare una chance alle acque depurate.
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