Home » Elezioni europee, WWF chiama Italia

Elezioni europee, WWF chiama Italia

coronavirus, Unione Europea, Green New Deal Europeo, Green Deal, energia, ambiente, italia, ministri ambiente, europa, energy close-up engineering

ilcaffegeopolitico.org

Articolo a cura di Marilena Putignano

Greta Thunberg, la giovane attivista ambientalista svedese, che sta sensibilizzando il mondo intero al problema del riscaldamento globale, è stata ospite al parlamento europeo. In questa occasione, oltre a fare un appello ai politici affinché si adoperino a sviluppare politiche ambientali adeguate, ha affermato che è essenziale andare a votare alle prossime elezioni europee previste per il 26 maggio. L’Unione Europea, infatti, “è l’istituzione che al mondo ha più correttamente colto il concetto di sviluppo sostenibile e le indicazioni per attuarlo”. A sostenerlo è il WWF, che proprio in vista delle prossime elezioni europee ha pubblicato un dossier dal titolo “Italia chiama Europa, l’ambiente ritrovato”.

Quello che il WWF chiede all’Italia nel dossier, per tenere il passo con l’Europa, è sostanzialmente sintetizzabile in dieci punti:

  1. concretizzare la Strategia per lo sviluppo sostenibile, introducendo indicatori di impatto ambientale nella contabilità nazionale che includano il capitale naturale;
  2. dotazione di un Piano nazionale Energia e Clima che ponga l’accento su efficienza e risparmio energetico e che punti sulle fonti rinnovabili;
  3. rilancio di una Strategia Nazionale per la Biodiversità, tenendo in considerazione che, il nostro Paese ha il primato in Europa per la ricchezza della sua biodiversità con ben 57.468 specie animali (l’8,6% delle quali endemiche) e 8.000 specie vegetali (il 13% endemiche) presenti nel nostro territorio;
  4. attuazione di una Strategia Marina Nazionale, incrementando il numero di Siti di Interesse Comunitario marini e rafforzando il numero delle aree marine protette;
  5. utilizzare virtuosamente i Fondi europei per la pesca e contrastare la pesca illegale e non regolamentata;
  6. sostenere una riforma Politica Agricola Comune, che assicuri eco-schemi obbligatori per gli Stati membri e che sostenga le aziende agricole;
  7. favorire un’agricoltura pulita dando piena attuazione alla Direttiva Nitrati e approvando un nuovo Piano d’Azione Nazionale Pesticidi che indichi severe regole per il loro uso;
  8. seguire seriamente la Direttiva Quadro Acque per il conseguimento del buono stato ecologico delle acque entro il 2025;
  9. attuare una Strategia pluriennale a sostegno dell’economia circolare, che punti all’innovazione dei processi produttivi e alla responsabilizzazione del consumatore;
  10. rilanciare le iniziative che favoriscano l’end of waste cioè il processo di recupero e riqualificazione dei rifiuti.

Per quanto riguarda gli ultimi due punti, l’Italia rientra tra i Paesi europei con le migliori performance di circolarità, ma è ancora lontana da raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Infatti, lo scorso anno, il nostro Paese ha pagato più di 548 milioni di euro di multe per il mancato rispetto della normativa comunitaria.

Nel dossier il WWF pone l’accento sulla cattiva informazione del consumatore, in particolare sulla corretta conservazione dei prodotti, sulla gestione del rifiuto che ne deriva, sugli impatti ambientali derivanti dal loro utilizzo. Molto in questo senso sta facendo la giovane Greta, che con la sua caparbietà e semplicità sta spingendo, in particolare i giovani, ad informarsi e a fare un uso più consapevole delle risorse che il nostro pianeta ci offre. La speranza è quella che i suoi appelli riescano a smuovere, soprattutto, le coscienze dei leader mondiali.