Le connessioni, si sa, creano valore. Le connessioni elettriche, ancora di più. Un sistema elettricamente isolato risulta poco stabile e più costoso nell’esercizio. Per questo, negli ultimi decenni, la tendenza dei TSO (Transmission System Operator) è stata quella di creare collegamenti elettrici tra Paesi, detti interconnessioni.
Gli obiettivi europei prevedono per l’Italia il raggiungimento di un livello di interconnessione elettrica del 10% entro il 2020 e del 15 % entro il 2030. Queste percentuali sono definite come capacità di import su capacità complessiva installata nel Paese. Al 2017, l’Italia si attestava su un livello dell’8%. I livelli di importazione ed esportazione di energia in Italia negli ultimi 20 anni sono riportati nel seguente grafico:
I vantaggi derivanti dall’interconnessione tra i sistemi elettrici sono vari:
La Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) è interconnessa con l’estero attraverso 25 linee: 4 con la Francia, 12 con la Svizzera, 2 con l’Austria, 2 con la Slovenia, 2 collegamenti in corrente continua (il cavo con la Grecia e il doppio collegamento, denominato SACOI, con la Corsica, continente da un lato e Sardegna dall’altro), un ulteriore cavo in corrente alternata tra Sardegna e Corsica, un collegamento in cavo sottomarino e terrestre a 220 kV tra Italia e Malta.
Ma non basta. Per favorire lo sviluppo delle interconnessioni elettriche, sono oggi in fase di realizzazione o di progettazione preliminare i seguenti collegamenti: il collegamento HDVC Piossasco – Grand’Ile (Italia – Francia), il collegamento HVDC Villanova – Tivat (Italia – Montenegro), il collegamento 132 kV Prati di Vizze/Brennero (Italia –Austria), il collegamento Sardegna – Corsica – Italia continentale SACOI3 (Italia – Francia), il collegamento Italia – Tunisia (progetto ELMED).
Infine, come si può leggere anche nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, sono stati individuati nuovi possibili interconnector finanziati (in tutto o in parte) da soggetti privati: si tratta di Merchand Lines, ossia infrastrutture di interconnessione con l’estero la cui capacità di trasporto è gestita integralmente dai soggetti investitori, per un determinato periodo di tempo, per i loro consumi o per usi commerciali. I progetti di interesse riguardano le frontiere con Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Montenegro.
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