L’Irlanda scommette sull’energia pulita ed investe nello sviluppo sistema elettrico. Entro il 2020, il Paese si propone di soddisfare il 16% dei propri consumi energetici (elettricità, trasporti, riscaldamento) tramite l’impiego di fonti rinnovabili, attraverso un 12% nel riscaldamento, 16 % nei trasporti e il 40% per l’ elettricità.
L’aumento della penetrazione di fonti rinnovabili nel sistema elettrico porta, come ben noto, ad una riduzione dell’inerzia di sistema, rendendo il sistema più “sensibile” in caso di guasto. In Irlanda l’operatore di rete Eirgrid ha promosso un programma pluriennale atto a permettere il raggiungimento di questo target continuando ad esercire il sistema in maniera sicura ed affidabile. L’implementazione di questo programma ha permesso al Paese di raggiungere un livello di penetrazione di rinnovabili del 65% nel 2018, guardando già al prossimo obiettivo del 75%.
Il “Delivering a Secure Sustainable Electricity System” (DS3) è un programma finalizzato al raggiungimento dei target del 2020, insieme a Grid25, per lo sviluppo dell’infrastruttura elettrica. Il programma DS3 si basa su tre pilastri:
System Performance: ottimizzazione della performance degli impianti connessi al sistema elettrico, attraverso monitoraggio in tempo reale dello stato della rete. In vista del raggiungimento dei target del 2020, è inoltre necessario modificare gli standard stabiliti nel Grid Code (ossia le caratteristiche che un impianto deve presentare per poter essere connesso alla rete), nonché gli strumenti con i quali il sistema si approvvigiona dei servizi ancillari (per assicurare un corretto e sicuro esercizio della rete). Particolare attenzione è posta all’apertura del mercato dei servizi ai carichi attivi connessi alla rete, poiché essi sarebbero in grado di fornire servizi di Demand Side Management (DSM) ottenendo anche dei ritorni economici.
System Policies: un aggiornamento delle politiche di gestione ed esercizio del sistema, in termine, ad esempio, del controllo di frequenza e tensione. L’elevata penetrazione di generazione non controllabile fa sì che i profili di frequenza e tensione sperimentino grandi variazioni durante la giornata, necessitando quindi di un sistema di monitoraggio continuo del livello di “non sincrona” (System Non-Synchronous Penetration SNSP) prodotta da fonti rinnovabili o importata attraverso collegamenti HVDC, in modo da poter programmare manovre tese a garantire una maggiore stabilità del sistema.
System Tools: sviluppo di nuovi strumenti per la gestione intelligente del sistema, ad esempio nuovi sistemi per la previsione della produzione eolica. La potenza eolica installata in Irlanda raggiunge quasi i 4000 MW, costituendo quasi l’85% dell’energia rinnovabile prodotta. Il Wind Security Assessment Tool (WSAT) è un nuovo strumento presente nei centri di controllo di Dublino e Belfast, che permette di monitorare in tempo reale gli effetti della variabilità della produzione eolica sulla stabilità del sistema, permettendo al gestore di rete di attuare eventuali azioni come la riduzione della potenza prodotta dal vento (wind curtailment) in caso di bassa domanda ed elevata produzione. Tra gli ulteriori tools oggetto di studio, il Reserve Constrained Unit Commitment (RCUC) permette di effettuare il dispacciamento del sistema tenendo conto delle nuove esigenze in termini di servizi di riserva.
Qui potete trovare maggiori dettagli sul programma DS3.
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