Un recente studio del MIT, Cleantech Energy Corporation e National University of Singapore – Solar Energy Research Institute of Singapore analizza la variazione dei rendimenti dei moduli fotovoltaici causate dallo smog all’interno delle aree urbane. E’ stato dimostrato che il solo inquinamento atmosferico attenua fino al 12% l’irraggiamento solare.
L’idea di condurre uno studio dedicato al tema è stata di Ian Marius Peters, che nel 2013 mentre lavorava a Singapore si trovò nel bel mezzo di una nuvola di smog causata da una serie di incendi boschivi in Indonesia. Ci si chiese quindi quale potesse essere l’impatto dello smog sulla produzione dei pannelli presenti in città. I risultati dello studio “Urban haze and photovoltaics” dimostrano come tali effetti siano davvero notevoli. In particolare, sono stati raccolti dati sulla radiazione solare che raggiunge il pannello e quella dispersa dallo smog in relazione al livello di particolato presente nell’aria. David L. Chandler spiega:
In alcuni casi può significare la differenza tra un impianto di successo dell’energia solare e uno che finisce per non riuscire a soddisfare i livelli di produzione previsti e probabilmente funziona in perdita
Gli studi sono stati condotti a Delhi, in India, per un periodo di due anni. I ricercatori spiegano che qui si sono registrati livelli di inquinamento costanti: «Non c’è mai un giorno senza inquinamento. Abbiamo trovato che lì il livello medio annuo di attenuazione della produzione di un pannello solare era di circa il 12%»
Inoltre, sono stati esaminati i dati preliminari di altre 16 città in tutto il mondo, trovando impatti che vanno dal 2% in meno per Singapore a oltre il 9% Pechino, Dakha, Ulan Bator e Kolkata. Inoltre, anche la tipologia di celle solari installate causa un differente impatto dello smog sula produzione: ad esempio, la perovskite, uno dei materiali attualmente più promettenti, ha manifestato un’attenuazione superiore al 17% a Delhi.
In definitiva, trascurare l’effetto dello smog su un grade impianto porterebbe ad una sovrastima della produzione ed una possibile errata valutazione della convenienza dell’investimento: «Nel complesso, le perdite potenziali potrebbero facilmente ammontare a centinaia di milioni, se non miliardi di dollari all’anno. E se i sistemi sono sottostimati a causa di una mancata presa in considerazione dello smog ciò potrebbe anche incidere sull’affidabilità complessiva del sistema».
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