Demand Response in Italia
Il sistema elettrico sta cambiando ed anche il mercato dell’energia si sta adattando ad un sistema sempre più flessibile e complesso. Una delle più grandi novità degli ultimi anni è la partecipazione attiva nel mercato non solo degli impianti di generazione ma anche dei carichi. Nasce da qui il concetto di Demand Response.
Il Demand Response consente la partecipazione al mercato dei “consumatori” di energia, utenze commerciali o industriali, permettendo loro di variare il proprio consumo di energia in risposta ai segnali di mercato. Questo servizio permette di modulare i picchi di offerta o domanda, a favore di una maggiore flessibilità e stabilità della rete. Al momento, Enel X gestisce 119 MW di Demand Response e rappresenta il primo aggregatore in Italia.
Demand Response in Italia
A maggio 2017, Terna ha avviato il primo progetto pilota sulla partecipazione della domanda al Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD). Inoltre è stato avviato, un secondo progetto pilota sulla partecipazione volontaria delle unità di produzione non rilevanti al mercato dei servizi. L’obiettivo finale dei progetti è ampliare il numero e la disponibilità delle risorse di dispacciamento. Entrambe le unità partecipano al MSD su
base aggregata, costituendo le Unità Virtuali Abilitate (UVA). Le UVA si dividono in:
- UVAP, unità virtuali abilitate di produzione, sono caratterizzate dalla presenza di sole unità di produzione non rilevanti (programmabili o no) o i sistemi di accumulo;
- UVAC, unità virtuali abilitate di consumo, con sole unità di consumo;
- UVAM, unità virtuali abilitate miste, che prevedono la presenza sia di unità di produzione non rilevanti sia di unità di consumo;
- UVAN, unità virtuali abilitate nodali, in cui sono presenti unità di produzione (rilevanti non oggetto di abilitazione obbligatoria o non rilevanti) e/o unità di consumo, sottese allo stesso nodo della rete di trasmissione.
Per quanto riguarda il Demand Response, Terna prevede la partecipazione della domanda a MSD sotto forma di UVAC. I requisiti necessari affinché l’UVAC possa partecipare al MSD prevedono che essa sia in grado di regolare il proprio consumo in riduzione di almeno 10 MW entro 15 minuti dalla richiesta di Terna. Tale riduzione dovrà essere sostenuta per almeno 4 ore consecutive. Le UVAC vengono “assimilate” a unità di produzione in quanto la riduzione del prelievo corrisponde ad una fittizia “immissione” in rete. Inoltre, è necessario che vengano rese disponibili delle misurazioni in tempo reale per permettere a Terna di monitorare l’azione delle UVAC oltre ad ulteriori requisiti per la connessione alla rete. Infine, si ricorda che in tal modo le UVAC risultano abilitate solo al MSD e non al mercato dell’energia. Le UVAC che rispondono ai requisiti fissati risultano abilitate a fornire, nell’ambito del controllo della frequenza, i servizi di Riserva Terziaria e Bilanciamento.
Ogni UVAC presenta a Terna delle offerte, su base giornaliera o oraria, per la fornitura di servizi sul MSD. Terna potrà allocare in riserva tali risorse in fase di programmazione ed eventualmente inviare le notifiche di dispacciamento in tempo reale.
Come funziona il Demand Response
Solitamente un evento di modulazione prevede i seguenti passaggi:
- Quando l’operatore di rete prevede un problema di stabilità della rete, invia la notifica di bilanciamento all’UVAC che ha dato disponibilità a fornire il servizio
- L’UVAC riceve l’ordine di bilanciamento e, in caso di un aggregatore, lo distribuisce tra i clienti del suo portafoglio al fine di ridurre o aumentare il consumo di energia
- Il cliente designato modula i propri consumi
- A seguito della verifica della corretta fornitura del servizio, il cliente riceve la remunerazione concordata
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