Articolo a cura di Marilena Putignano
Riviste, esperti del settore e siti specializzati danno quasi per certa la fine dei motori diesel. Dopo lo scandalo Dieselgate dell’ottobre 2015 si sono riaccesi i riflettori sulla pericolosità del diesel e sulle emissioni inquinanti da esso generate.
Negli ultimi mesi molti costruttori, tra cui Fca, Toyota, Renault, Porsche e Volvo, hanno affermato che si stanno preparando a dire addio al gasolio.
A cominciare la crociata contro le auto diesel è stata la Germania che, con una recente sentenza del tribunale di Lipsia, si è schierata contro l’utilizzo di questi veicoli nei centri urbani per combattere l’inquinamento. La Merkel ha precisato che la sentenza interesserà solo le città in cui bisogna agire maggiormente. Anche altre città europee, tra cui Roma, Milano, Oslo, Londra, Parigi, hanno deciso per l’abbandono delle auto a gasolio allo scopo di arrivare, entro il 2050, alla vendita quasi totale di auto a emissioni zero.
Ad andare controcorrente è Bosch, che sostiene che ci sia un modo per rendere il diesel il motore più ecologico in circolazione, preservando prestazioni e vantaggi in termini di consumo con la benzina. Durante la conferenza stampa annuale per la presentazione dei dati di bilancio, Bosch ha anticipato lo sviluppo di una tecnologia in grado di ridurre così drasticamente le emissioni di ossido di azoto dei veicoli, da rispettare già da oggi i valori limite futuri.
Se nel 2020 in Europa si introdurrà il divieto di emettere più di 120 milligrammi di NOx per chilometro, già oggi i veicoli equipaggiati con la tecnologia diesel Bosch segnano un valore di 13 milligrammi, un decimo rispetto al valore limite.
A rendere possibile il raggiungimento dei valori menzionati è stata la combinazione di una avanzata tecnologia di iniezione con un sistema dell’aria di nuova generazione e un sistema di gestione della temperatura intelligente.
A sostenere i motori Diesel, Bosch non è sola. L’amministratore delegato di Volkswagen, Herbert Diess ha affermato che non è possibile cancellare i veicoli a gasolio dai centri urbani, perché indispensabili a chi fa lunghe percorrenze e costituiscono gran parte dei mezzi pesanti. La casa automobilistica tedesca, infatti, propone gli incentivi alla rottamazione per i diesel più vecchi pre-Euro5.
Mercedes, invece, ha in progetto di unire diesel di ultima generazione a motori elettrici ottenendo un plug-in Diesel EQ Power. L’ibrida permetterà di usufruire, in città, della guida esclusivamente elettrica con un’autonomia di 50 Km e di sfruttare, per le lunghe percorrenze, l’autonomia del motore a scoppio.
Fino a che, quindi, non si troverà una fonte rinnovabile per le batterie elettriche, il Diesel potrebbe essere, paradossalmente, l’auto green del futuro.
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