Lo scorso 14 Dicembre, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, è stato inaugurato all’Università di Palermo, il nuovo concentratore solare Dish stirling per la produzione di energia elettrica sfruttando l’energia proveniente dal Sole. L’unicità di questo impianto consiste nel fatto che esso sarà il primo ad essere collegato alla rete elettrica.
L’impianto ad alta tecnologia è basato sullo sfruttamento della radiazione solare concentrata (CSP-Concentrating Solar Power) che impiega l’energia rinnovabile del Sole per convertire la luce in energia elettrica e calore in modo simile ad un pannello fotovoltaico o un collettore solare. Il tutto senza produrre alcun tipo di sostanze dannose.
Il rettore dell’Università, Fabrizio Micari, alla cerimonia di inaugurazione:
“Vogliamo in questa sede rappresentare le modalità in cui l’energia dell’Università viene prodotta ed è emanata ..[…]. Questo è il motivo che ci ha spinto a volere collegare questa celebrazione all’inaugurazione dell’impianto Dish stirling, sistema che sfrutta l’energia rinnovabile del Sole per convertire la luce in energia, unico in Europa e primo al mondo a essere connesso alla rete elettrica.”
Il sistema Dish Stirling è costituito da un concentratore circolare dalla forma parabolica, detto appunto disco, che insegue il sole muovendosi su due assi ortogonali e ne concentra la radiazione su un ricevitore montato nel suo punto focale. Tale ricevitore, solitamente, è un motore Stirling, che sfrutta direttamente l’energia termica ricevuta per produrre direttamente energia elettrica. Il singolo impianto ha una potenza che varia da pochi kW a un massimo di 25 kW.
I sistemi Dish Stirling sono molto flessibili in termini di sviluppo in scala: grazie alla loro natura modulabile possono essere realizzati impianti da piccole potenze fino a potenze importanti, installando centinaia o migliaia di dischi in un unico parco solare.
Questa tecnologia non usa acqua nei processi di conversione; l’acqua è necessaria solamente nella pulizia degli specchi: questa è una caratteristica che differenzia i dischi da tutti gli altri impianti CSP. Inoltre i Dish Stirling hanno un’elevata efficienza di trasformazione dell’energia solare in energia elettrica.
Nei mesi antecedenti all’inaugurazione, sono sorte delle polemiche da parte dei residenti della IV Circoscrizione. Le lamentele erano causate da forti riflessi luminescenti che il gigantesco disco solare rifletteva sugli edifici del quartiere. La polemica ha trovato ampio sfogo anche sui social, attraverso la condivisione di foto.
Tutto ciò ha portato il Presidente della Circoscrizione ad organizzare un incontro con i responsabili del progetto dell’Università. Certamente l’incontro è stato proficuo per calmare gli animi, e per fare chiarezza sul concentratore, fugando ogni paura circa l’emissione di radiazioni dannose.
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