Reactive Technology e National Grid nel Regno Unito hanno annunciato il successo del Progetto SIM, attraverso la misurazione in maniera continua della stabilità della rete. Fino ad ora non era mai stato possibile misurare direttamente la stabilità (o l’inerzia) del sistema elettrico.
Per questo motivo se n’è considerata sempre una stima con margini di errore sconosciuti. Queste stime vengono poi utilizzate non solo per la vendita dell’energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili e da quelle fossili, ma anche per gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture di rete. Ciò significa che un errore sulla stima comporta ingenti danni a livello economico.
Sappiamo che l’inerzia di un sistema rappresenta la resistenza alle variazioni. Nel caso del sistema elettrico, questa grandezza fornisce informazioni circa la stabilità, in termini di come e quanto rapidamente esso risponde in caso di guasto o altre problematiche.
Inoltre, negli ultimi anni, si sta verificando una transizione verso le fonti di energia rinnovabili, abbandonando sempre di più la strada dei combustibili fossili per la produzione di energia. Questo significa integrare alla rete elettrica impianti di generazione intermittente (si pensi al generatore fotovoltaico, o ad una turbina eolica). Questo tipo di generazione rinnovabile non ha le stesse proprietà di stabilità che possiede un impianto di potenza a combustibili fossili. Questi ultimi accumulano l’energia nelle grandi masse rotanti, come la turbina a vapore. La loro inerzia, quindi, è elevata, a differenza dei generatori rinnovabili. Questo significa che con la diffusione di impianti rinnovabili, il livello di inerzia della rete decresce, rendendola quindi più vulnerabile a qualsiasi disturbo.
Dal punto di vista economico, si traduce in un aumento dei costi per servizi di riserva di energia, e di costi per il rafforzamento della rete elettrica.
La soluzione di Reactive Technologies e frutto del Progetto SIM è il software GridMetrix. Esso permette di valutare direttamente e istante per istante l’inerzia della rete. In questo modo gli operatori possono gestire meglio qualsiasi destabilizzazione della rete, con minori tempi di intervento. A questo punto l’integrazione di impianti a fonti rinnovabili può essere effettuata in maniera più diffusa.
La rete stessa viene utilizzata come un canale di comunicazione protetto. Ciò consente agli Operatori di Rete un modo più sicuro di interagire con la distribuzione generata e la risposta alla domanda.
Di seguito sono spiegati alcuni vantaggi del software
Marc Borrett, CEO di Reactive Technologies, commenta:
“con GridMetrix, daremo agli operatori di rete accesso a misure dirette di dati unici dal livello nazionalefino a livelli particolari, in modo che possano gestire meglio l’approvvigionamento e la domanda attraverso accurate informazioni real-time.”
GridMetrix è stato provato su tutta la rete britannica con successo come parte del Progetto SIM finanziato dal Project Innovation Allowance di Ofgem in collaborazione con National Grid UK.
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