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cabubi

Articolo a cura di Andrea Noli

Panoramica generale

Negli ultimi anni, Cagliari è diventata sempre più eco-solidale. La giunta Zedda ha promosso una campagna volta a rendere la città più ecologica e meno impattante sull’ambiente. Le bici, prima molto rare, ora sono utilizzate regolarmente dai cittadini data la creazione di varie sezioni di pista ciclabile sparse per la città. Inoltre la città offre ampi servizi di sharing: si possono affittare sia auto (elettriche e non) e bici a modiche cifre.

Va letta in quest’ottica la volontà di incentivare maggiormente l’utilizzo delle bici da parte dei cittadini, con il Cabubi.

Bici alla riscossa

CaBuBi, ovvero Cagliari, bus e bici. Il 2 ottobre partirà un nuovo servizio di noleggio bici frutto degli sforzi congiunti di CTM S.p.a. e Playcar nella forma giuridica del raggruppamento temporaneo di imprese (RTI). La prima è la società di trasporti che si occupa oltre che del capoluogo, anche di Quartu Sant’Elena, Monserrato Assemini e altri Comuni dell’hinterland. La seconda è la società di car-sharing che si occupa della macchina comunali a noleggio.

Come funzionerà CaBuBi?

  • Fase sperimentale

Il progetto partirà con sessanta bici disposte in postazioni dislocate in vari punti della città. Si va dalla periferica via Is Mirrionis alla centralissima piazza Matteotti per finire fino al mare con Marina Piccola. Dal due ottobre le bici saranno a disposizione dei cittadini con le stesse modalità del servizio pre-esistente: ogni mezzo andrà riconsegnato nella postazione dalla quale la si aveva noleggiata.

Il “parco” veicoli sarà inizialmente suddiviso in

  • 50 a pedalata classica
  • sei a pedalata assistita
  • tre tandem
  • una bici cargo (per chi non fosse pratico, ecco un esempio.)

Seconda fase

A partire dalla prossima primavera, il noleggio passerà dalla modalità “one way” a quella a “flusso libero”. Ovvero si potrà prendere una bici dalla postazione X per poi lasciarla in quella Y anziché dover tornare alla postazione di partenza. I mezzi saranno provvisti di geolocalizzatore e verrà lanciata un’app per effettuarne la prenotazione.

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Conferenza stampa per il lancio di Cabubi (credits to Vista.net)

L’app made in Sardegna

L’app utilizzata per effettuare le prenotazioni, è frutto del lavoro di Sardegna Ricerche e sfrutterà la piattaforma Playmoove. Questa app consentirà all’utente di sbloccare il lucchetto elettronico di sicurezza direttamente dal telefono e, è stata realizzata dalla filiale cagliaritana di B810. Non solo, questa app permetterà anche di monitorare l’utilizzo che viene fatto della bici così da prevenire comportamenti inopportuni e tentativi di furto. Queste bici saranno a prova di ladro in quanto oltre ad essere sempre localizzabili, sono costruite con componenti non compatibili con quelle destinate all’uso privato.

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Possibile espressione di un ladro dopo aver tentato il furto di una di queste bici.

P.S. ogni postazione è dotata di telecamera di sicurezza così da scoraggiare anche atti di vandalismo.

…e i costi per il noleggio?

Esistono tre tipologie di abbonamento:

  • giornarliero, con un costo di otto Euro e quattro ore di utilizzo (anche non consecutive)
  • settimanale, con un costo di cinque Euro
  • annuale, pagando trentacinque Euro

Per concludere

Il bike-sharing non cambierà le abitudini dei cagliaritani dall’oggi al domani. Queste “rivoluzioni” hanno bisogno di tempo per diventare parte della quotidianità. Tuttavia, a prescindere dalle proprie opinioni sulla Giunta, il Sindaco o il suo schieramento politico, va loro reso atto di aver raggiunto importanti traguardi nella missione di rendere Cagliari sempre più eco-solidale.