Sempre più prossimo è il futuro 100% rinnovabile!
Sono 27 i ricercatori provenienti dalle Università di Stanford, Berkeley, Berlino e Aarhus impegnati in uno studio che ha coinvolto 139 paesi (tra cui l’Italia) da tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Joule e reso noto dall’Associazione Nazionale Energia del Vento ANEV.
Obiettivo dello studio è l’analisi della possibile evoluzione del sistema energetico di 139 paesi, in termini di:
Raggruppando i 139 paesi in regioni mondiali:
Giungendo alla conclusione che un possibile scenario interamente rinnovabile WWS (che sta per wind, water and sunlight) è raggiungibile già nel 2030 per l’80% , e per il 100% nel 2050.
Lo studio, inoltre, effettua un confronto di tale scenario rinnovabile con quello Bau (business-as-usual), dal quale emerge che lo scenario WWS comporta una riduzione energetica del 42,5%. Questo perchè vengono evitati i tassi di elettrificazione riguardanti l’estrazione, trasporto e raffinazione, nonchè i processi ad alta efficienza.
Inoltre lo scenario interamente rinnovabile permetterebbe benefici nell’ambito dei costi, dell’occupazione e della salute. Dalle analisi emerge che il sistema WWS porterebbe alla creazione di nuovi 24,3 milioni di posizioni occupazionali permanenti ed evitare la morte prematura di 3,5 milioni di persone all’anno al 2050. Economicamente parlando, questo comporta un risparmio di 22.800 miliardi $/anno sui costi di inquinamento e di 28.500 miliardi $/anno per quelli climatici.
Inoltre, lo studio evidenzia che a fine 2015 era in funzione il 4,26% della capacità da FER (Fonti Energia Rinnovabile) necessaria per raggiungere l’obiettivo 100% rinnovabile.
Dallo studio emerge che anche il nostro Paese segue la tendenza mondiale verso un sistema 100% rinnovabile, con i conseguenti benefici. Infatti nello scenario Bau è stimato un carico di domanda complessivo al 2050 di 240,5 GW, di cui il 33,3% per il settore dei trasporti, il 25,8% per quello residenziale, il 25,7% per l’industria, 13,5% terziario e 1,7% per agricoltura e pesca. Raggiungendo l’obiettivo WWS, il carico di domanda scenderebbe a 134,9 GW, con una riduzione del 44% circa rispetto al Bau.
Anche il costo dell’energia (Lcoe) subirebbe un calo. Nel 2013 esso si attestava a 9,68 cent $/kWh. La stima nel 2050 è pari a 10,80 cent $/kWh nel Bau, mentre a 7,66 cent $/kWh nello scenario WWS. Cosa significa? Risparmio procapite di 382 $/anno, e considerando i minori costi climatici e quelli sanitari legati all’inquinamento, un aumento fino a 7.733 $/anno.
Per quanto riguarda la salute e l’occupazione, con il WWS si stimano al 2050 fino a circa 46.543 morti premature in meno all’anno e 485.857 nuovi posti di lavoro, rispetto ai 164.419 posti persi nel settore dei combustibili fossili.
Si tratta di risultati importanti ottenuti dallo studio. L’ANEV infatti invita a non trascurare questi dati, sottolineando l’importanza dell’eolico e delle fonti Rinnovabili per il nostro Paese. L’associazione invita anche il Governo a tener conto di questi risultati, che promettono benefici tangibili nei settori dell’ambiente, della salute e dell’economia.
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