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Il mercato elettrico italiano: cos’è e come funziona – Parte 2

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Nel precedente articolo abbiamo analizzato le principali caratteristiche di una generica asta del mercato dell’energia. Ora entriamo nel dettaglio del mercato elettrico italiano. Esso si articola in più sezioni, essenzialmente in base all’arco temporale a cui esse si riferiscono. Infatti, dopo aver determinato i programmi orari di produzione, essi dovranno essere modificati e rivisti, nel tentativo di sfruttare al meglio le risorse del sistema, senza sovraccaricare alcune unità di generazione, e tenendo conto della dinamica delle differenti tipologie di generazione presenti nel sistema.

Il mercato elettrico italiano è gestito da Terna e dal GME. Il primo ente riveste il ruolo di ISO (Indipendent System Operator) e gestisce gli aspetti più “tecnici” dello scambio di potenza. Inoltre, regola il mercato dei servizi di dispacciamento. Il GME è l’operatore di mercato e si occupa, oltre che del mercato elettrico, anche di quello del gas e dei carburanti.

La struttura del mercato elettrico italiano

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La struttura del mercato elettrico italiano
mercatoelettrico.org

Le tipologie di mercato elettrico presenti in Italia sono:

  • Mercato Elettrico a Pronti (MPE)
  • Mercato elettrico a Termine dell’energia elettrica con obbligo di consegna e ritiro (MTE)
  • Piattaforma per la consegna fisica dei contratti finanziari conclusi sull’Idex (CDE)

L’MPE si articola a sua volta in:

  • Mercato dei prodotti giornalieri – MPEG
  • Mercato del Giorno Prima – MGP
  • Mercato Infragiornaliero – MI
  • Mercato per il Servizio di Dispacciamento – MSD

Concentriamoci sugli ultimi tre mercati. La principale differenza tra Mercato del Giorno Prima e Mercato Infragiornaliero sta nell’orizzonte temporale nel quale essi operano. Il primo, così come dice il nome, si riferisce al giorno successivo rispetto a quello in cui si tiene l’asta: l’asta di mercato si apre alle ore 8:00 del nono giorno precedente e si chiude alle 12:00 del giorno precedente. Il secondo, invece, è successivo all’MGP e dà la possibilità ai produttori di “aggiustare” i programmi di produzione ottenuti dal MGP. Il MI si articola in 7 sessioni che fanno riferimento ad intervalli temporali sempre più brevi. Sia il MGP sia il MI sono aperti a tutti gli operatori del mercato.

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Andamenti ricavati dall’asta di mercato dell’MGP
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Il mercato dei servizi di dispacciamento è quella sezione del mercato elettrico italiano nella quale vengono scambiate le “risorse” che il gestore della rete impiega per l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico. Il MSD non è aperto a tutti gli operatori del mercato, ma solo a coloro che il gestore ritiene in grado di fornire tali servizi aggiuntivi. A sua volta, il MSD si articola in MSD ex ante e Mercato di Bilanciamento (MB). Il primo si riferisce alle risorse del dispacciamento necessarie per l’esercizio del giorno successivo. Il secondo, invece, fa riferimento al giorno corrente. Le offerte accettate vengono remunerate al prezzo presentato (pay-as-bid), senza determinazione del prezzo di equilibrio.

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I mercati gestiti dal GME e dal GRTN
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L’utilità del mercato dei servizi del dispacciamento

Durante la gestione di un sistema così complesso e dinamico come il sistema elettrico, possono capitare varie contingenze che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza o la stabilità del sistema. Per questo è necessario avere a disposizione delle riserve di potenza che possano essere impiegate dal gestore per garantirsi opportuni margini di sicurezza.

Tra le risorse necessarie alla gestione e al controllo del sistema abbiamo quelle necessarie alla risoluzione delle congestioni di rete, al bilanciamento in tempo reale di domanda e offerta, alla regolazione di frequenza. La regolazione della frequenza rappresenta una delle questioni più “spinose” nell’esercizio del sistema elettrico. All’interno di un vasto sistema elettrico costituito da unità generatrici interconnesse tra loro è fondamentale il mantenimento della frequenza di sincronismo (in Europa 50 Hz). Per far sì che le variazioni di potenza richiesta dal carico non causino alle unità di generazione la perdita di sincronismo, il gestore mette in atto opportuni meccanismi di controllo.

Un esempio di risorsa di dispacciamento: la regolazione di frequenza

Si parla di regolazione primaria e secondaria della frequenza. La prima di queste azioni di regolazione avviene a livello decentralizzato, mediante il regolatore di velocità di cui ogni macchina è dotata. La seconda avviene a livello centralizzato, utilizzando il regolatore di rete del gestore. Il meccanismo di funzionamento di queste regolazioni è semplice: in seguito a variazioni di carico, viene variata la potenza meccanica delle singole unità (regolazione primaria) o di unità selezionate dal gestore (regolazione secondaria).

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Uno schema semplificato della regolazione di frequenza
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La banda di regolazione è il livello di potenza del quale il gestore deve disporre per la regolazione. Tale banda rappresenta la capacità di regolazione di potenza che deve essere garantita dalle unità partecipanti alla regolazione secondaria. Il gestore si procura tale riserva di potenza ricorrendo ad una delle aste del MSD. A questo mercato partecipano solo gli operatori del sistema corrispondenti a certi standard fissati dal gestore.

Per saperne di più: mercato elettrico, mercato servizi di dispacciamento.