Nonostante i treni a levitazione magnetica siano una realtà da anni spesso ci sembrano ancora fantascienza. Soprattutto osservando gli esemplari giapponesi capaci di raggiungere i 600 km/h. E se vi dicessimo che tra qualche anno sfrecceranno sotto i vostri occhi? Ebbene sì e si chiamerà IronLev.
Questo nuovo progetto tutto made in Italy è stato realizzato da alcuni ricercatori dell’ Ales Tech, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con Girotto Brevetti. I nuovi treni a levitazione magnetica non utilizzano più corrente elettrica per generare il campo magnetico necessario alla levitazione. Viene invece sfruttata una nota proprietà della materia: la permeabilità, ossia la tendenza di ogni materiale a magnetizzarsi se soggetto ad un campo magnetico.
E’ chiamata “levitazione magnetica passiva” e permette agli oggetti di levitare in maniera stabile e sicura senza impiegare elettricità. Proprio per questo, la tecnologia di IronLev è low cost. Infatti, non è prevista la realizzazione di costose infrastrutture ad hoc né l’impiego di fonti esterne di energia.
La struttura è molto semplice. Ci sono due binari in acciaio a sostegno dell’elemento in movimento, uno superiore ed uno inferiore. Il binario inferiore è utilizzato per garantire stabilità al treno e mantenerlo in posizione centrale. Lo scorrimento avviene grazie a un particolare sistema di galleggiamento: non vi è contatto con le rotaie, come avviene nei treni a levitazione magnetica classici.
Il binario superiore rappresenta una novità. Esso è costituito da tre parti: un profilo in ferro, dei magneti integrati nella struttura e un sistema di stabilizzazione laterale. I magneti integrati generano una forza che attrae il treno senza toccarlo e senza quindi generare usura e attrito. Con l’impiego di questa tecnologia, non si genera attrito dipendente dalla velocità del mezzo.
“Con IronLev – spiega Luca Cesaretti, presidente di Ales Tech – vogliamo democratizzare la levitazione magnetica. Grazie alle caratteristiche della nostra tecnologia e ai bassissimi attriti, costanti anche ad alte velocità, possiamo spostare un vagone di 10 tonnellate con la stessa forza necessaria a sollevare uno zaino di 10 chilogrammi. Puntiamo ad abbattere di un ordine di grandezza significativo il costo della gestione dell’infrastruttura, grazie all’assenza del contatto tra il sistema di galleggiamento e le rotaie e a notevoli risparmi di energia elettrica. ”
Le applicazioni di questa innovative tecnologia sono varie. Si parte dai trasporti sia a velocità modeste (metropolitane, trasporti urbani, ecc.) sia per applicazioni a velocità elevate come l’Hyperloop, il rivoluzionario sistema di trasporto proposto da Elon Musk. Non dimentichiamoci degli ascensori degli alti grattacieli metropolitani, in cui si ridurrebbe la velocità di percorrenza, riducendo vibrazioni all’interno e anche i costi di manutenzione. Inoltre, è utilizzabile anche per applicazione di automazione industriale e anche di intrattenimento: immaginate le montagne russe del futuro!
I primi prototipi in scala reale si costruiranno già alla fine di quest’anno. Secondo i piani di Ales-Tech potremmo vedere sfrecciare i primi IronLev a partire dal 2020.
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