Un sistema elettrico sicuro, efficiente e green: questo è l’obiettivo di Terna, operatore di rete leader nel campo della trasmissione dell’energia, che lo scorso 17 novembre ha inaugurato a Codrongianos, vicino Sassari, uno dei poli tecnologici più avanzati nel settore elettrico. Realizzato con un investimento di circa 70 milioni di euro, questa cittadella dell’energia ricopre circa 24 ettari ed ospita vari laboratori di ricerca, in collaborazione con più di 40 imprese, al fine di sviluppare tecnologie sempre più avanzate per la gestione ed il controllo delle reti elettriche.
“Sono molto orgoglioso di poter mostrare per la prima volta l’eccellenza tutta italiana del polo tecnologico di Codrongianos”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante, “Questo luogo per decenni ha rappresentato un punto fondamentale nella storia dell’elettrificazione della Sardegna e dell’Italia e da oggi lo sarà ancor di più anche per il futuro, grazie al lavoro dei nostri giovani ingegneri”.
In questa vasta area sorgono vari laboratori, tra i quali vi è lo Storage Lab in cui, per la prima volta in tutto il mondo, vengono impiegate contemporaneamente 7 differenti tecnologie di batterie per l’accumulo dell’energia, fino ad una potenza complessiva di 7,4 MW. Lo storage rappresenta uno strumento importante per garantire un utilizzo più efficiente delle risorse rinnovabili, poiché permette di ridurre i problemi derivanti dall’intermittenza di queste fonti; inoltre, esso viene impiegato per garantire maggiore stabilità ai sistemi funzionanti in isola.
Anche il Lanpris (Laboratorio Naturale Prova Isolatori), situato a Sulcis, è un impianto unico al mondo, in cui vengono testate le caratteristiche degli isolatori di rete, dispositivi posizionati sui tralicci per isolare le linee, al fine di permettere una più sicura trasmissione dell’energia in altissima tensione.
Oltre al trasporto dell’energia, Terna di occupa anche dell’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema elettrico. Proprio la Sardegna rappresenta una delle regioni più green d’Italia, in cui vi è la più alta produzione di energia da eolico (più di 1000 MW) e da fotovoltaico (720MW). Proprio nel nuovo polo, vengono impiegati due compensatori sincroni da 320 tonnellate, realizzati con la collaborazione di Ansaldo Energia e ABB, utilizzati per la stabilizzazione dei flussi, che, a differenza dei sistemi elettrici tradizionali, sono bidirezionali (dalla rete all’utente e dall’utente alla rete).
Trattandosi di un laboratorio realizzato su un’isola, vi è anche il fronte di ricerca sull’efficientamento della trasmissione di potenza in corrente continua (conveniente quando le distanze da percorrere diventano molto elevate) mediante cavi sottomarini. Ad esempio, dal 2011 il cavo sottomarino SA.PE.I. collega l’isola alla penisola, da Fiume Santo in Sardegna a Nettuno nel Lazio. Il cavo, lungo circa 435 km, trasportando circa 1.000 MW di potenza, detiene il record della posa più rofonda mai realizzata, 1640 metri sul fondale del Mar Tirreno.
La Sardegna rappresenta una tappa importante per il progetto Smart Island di Terna, avviato anche al Giglio, Giannutri, Pantelleria e Certosa, che punta all’integrazione delle fonti rinnovabili e di sistemi di accumulo innovativi per un sistema elettrico più sicuro e sempre più sostenibile.
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