Il mondo si appresta ad assistere all’elezione USA più criticata e combattuta da decenni a questa parte. Da una parte l’irriverente candidato repubblicano, non amato da molti degli esponenti dello stesso suo partito politico ma amato da molti americani; dall’altra la storica candidata democratica, prima donna mai candidata alle elezioni presidenziali, ma vecchia conoscenza degli schemi politici statunitensi.
Mettendo da parte le persone singole, le loro vicissitudini private, le loro idee politiche su immigrazione, economia, sanità… mi piacerebbe sintetizzare in questo articolo le loro idee sulla politica energetica futura degli USA. Checché ne pensiate, siamo nel vivo di una vera rivoluzione tecnologica oltre che culturale, e, le decisioni che prenderà il prossimo presidente degli Stati Uniti, potranno cambiare il corso della storia.
Durante i loro comizi pubblici, entrambi i candidati hanno cercato di spiegare i loro punti di vista sull’energia. Il secondo dei tre dibattiti televisivi (Faccia a Faccia) è stato caratterizzato da un breve momento di discussione su produzione energetica fossile e investimenti nel rinnovabile. Ma quali sono i punti fondamentali sui problemi energetici che caratterizzano i due candidati? Cosa ne pensano veramente Trump e Clinton su produzione da carbone, petrolio, tecnologie rinnovabili? Cosa farebbero per la crisi energetica che stiamo vivendo in questi anni?
Analizziamo le loro idee nel particolare.
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