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Basta Fumare! Il Tabacco Adesso ci fa Volare!

energia, biocombustibile, tabacco, ambiente, Close-up Engineering

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Ho una sensazione: che il mercato cerchi le rinnovabili, ma poi, quando arriva a poterle scalare, le sette sorelle del petrolio intervengano, cambiando gli schemi. La lotta al fossile è molto complicata, ma noi abbiamo una squadra forte e determinata”. Così si presenta Sergio Tommasini, CEO della società ligure Sunchem holding srl, all’Unità TV. Esso, insieme alla lungimiranza e alla conoscenza di Corrado Fogher, ricercatore e professore all’Università Cattolica di Piacenza, e Carlo Ghirardi, fondatore del gruppo Idroedil, ha fatto volare per la prima volta due Boing 737 riforniti al 50% da carburante green ai semi di tabacco. Ma andiamo con ordine.

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Nel 2008 Fogher e Ghilardi si sono uniti per lo sviluppo del brevetto di processo (ad oggi depositato in 130 paesi del mondo e rilasciato in oltre cento) e per lo sviluppo del seme di tabacco chiamato Solaris. Si tratta di una semente che produce energia in modo indiretto (usato come combustibile o per la produzione di biogas o biometano), non contiene nicotina, non è OGM e permette anche la produzione di mangime animale. Esso è stato registrato al Ministero dell’Agricoltura Italiano nel 2011. La pianta che ne nasce è definita come molto robusta e adattabile a diversi contesti geografici (clima e terreno in primis) e può anche essere utilizzata per produrre olio e panello, se pressato meccanicamente. Non a caso il prodotto in questione è stato certificato dalla RSB di Ginevra, che, a detta del CEO, è la certificazione alla sostenibilità più importante al mondo.

In Sud Africa, nella zona del Limpopo – Marble Hall la società italiana ha una vasta coltivazione di Solaris. Attraverso il combustibile che ne deriva dai processi chimico-biologici, la compagnia ha alimentato due voli commerciali passeggeri della SAA e della Mango (entrambi Boeing 737). Il resto della produzione pilota è stato venduto per mangime animale. I voli sono partiti da Johannesburg e atterrati a Città del Capo. Grazie all’utilizzo di questo prodotto le emissioni di CO2 dei voli di linea potrebbero risultare dell’80% inferiori a quelle che si otterrebbero compiendo la medesima rotta con un Boeing alimentato con il carburante tradizionale.

Gli investimenti della società hanno superato gli otto milioni di euro senza contare i partner in varie parti del mondo, come Sud Africa, Brasile e USA. Altri contratti di sviluppo, ricerca e consolidamento del prodotto e del processo sono già stati firmati in altre parti dell’Africa (Etiopia, Ghana e Tanzania).