Dopo Ygdrasyl, oggi vi presento il terzo interessantissimo progetto che entra a far parte della nuova Rubrica #StartUp4Energy di Energy Close-up Engineering. Qui scrivo di tecnologie o progetti tecnicamente ed economicamente valide in cui, se vogliamo, tutti possiamo investire tramite i siti di CrowdFunding, entrando in prima persona a far parte delle idee di Startup meritevoli da tutto il mondo.
Uno dei maggiori problemi al momento è mantenere sincrono l’approvvigionamento di elettricità avendo una produzione sia dal sole e vento sia, d’altra parte, da fonti e tecnologie con una potenza in uscita all’alternatore più stabile. Le fonti fossili tradizionali, il nucleare e anche l’idroelettrico sono generatori di potenza elettrica sincrona che creano l’inerzia necessaria a mantenere la frequenza; le tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico sono, invece, asincrone e non hanno la stessa inerzia delle precedenti, rendendo la risposta della frequenza difficile. Data la sua instabilità, c’è un limite alla quantità di questo tipo di energia che possiamo integrare alla rete elettrica. L’ingresso in rete di elettricità rinnovabile può provocare problemi al voltaggio e alla frequenza se non ben equilibrato. Le reti elettriche odierne non sono adeguatamente equilibrate e, quindi, non sono in grado di distribuire la potenza in eccesso in altri punti della rete stessa per essere usata dove serve.
Oggi vi presento la Startup Australiana che ha risolto il problema con la loro tecnologia: il cosiddetto Faraday Exchanger, parte del progetto the Faraday Grid. I ricercatori, infatti, hanno progettato un apparecchio che rimpiazza gli esistenti trasformatori nelle reti elettriche di tutto il mondo e rende possibile la generazione e il dispacciamento dell’ elettricità attraverso le risorse più instabili e distribuite, quali, ad esempio, il fotovoltaico o l’eolico. La distribuzione non avrà, quindi, più problemi di perdite di energia e voltaggio nella consegna dell’elettricità ai potenziali clienti finali. I vantaggi più importanti del Faraday Exchanger sono una migliore integrazione delle risorse energetiche rinnovabili nella rete elettrica già esistente, miglior efficienza della distribuzione di energia e riduzione delle perdite tra i vari nodi della rete e, infine, un miglior utilizzo peer to peer per la condivisione di energia generata in modo distribuito.
Per Faraday Exchanger si intende, quindi, quell’apparecchio che riesce a controllare e bilanciare l’instabilità della rete elettrica dovuta, ad esempio, a solare ed eolico. Quando, e se, verrà integrato alle reti elettriche, la nuova Rete Faraday – Faraday Grid – provvederà a dare la risposta inerziale e la frequenza per mantenerne la stabilità elettrica. La tecnologia utilizza tutti i poli e i cavi già esistenti e, in più, elimina il bisogno di ulteriori equipaggiamenti e/o sistemi costosi e complessi, che, oltretutto, rendono la rete ancor più fragile.
Se volete potete dare un’occhiata al loro Canale YouTube. Inoltre potete investire nell’idea che vi ho appena presentato tramite il loro Portale Indiegogo. Tutto quello che posso sperare è che riescano a raccogliere i soldi che servono per implementare il primo prototipo, circa 250.000 $. Aspetterò che venga sviluppato il primo Faraday Exchanger, entro Novembre 2016, e ne scriverò di nuovo!
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