Categories: Innovazioni

Silicio dalla Sabbia come Stoccaggio di Energia Elettrica

Australia Meridionale. La compagnia di consulenza ingegneristica Ammjohn di Adelaide e gli studenti dell’ultimo anno all’Università di Adelaide hanno sviluppato un dispositivo denominato TESS. Il governo australiano ha premiato il progetto con 400.000 Dollari Australiani in modo da passare da prototipo industriale a prodotto commercializzabile. Parliamo di un sistema di stoccaggio che lavora con il calore latente della sabbia, il materiale fondamentale della tecnologia. TESS si basa sul calore latente del silicio prodotto partendo da normale sabbia e può stoccare elettricità come energia termica sciogliendo accumulatori pieni di silicio. Sia la temperatura di fusione che la alta capacità di calore latente del silicio rendono tale tecnologia ideale per lo stoccaggio di grandi quantità di energia.

ammjohn.com.au

Il responsabile del progetto che ha dato la vita a TESS, Jonathan Whalley, dice, e io sono d’accordo, “I sistemi di stoccaggio erano e sono la prossima sfida nel mercato energetico mondiale. Le fonti energetiche rinnovabili generalmente non funzionano in modo ottimale a causa del mismatch richiesta/generazione, quindi noi abbiamo sviluppato TESS in modo da stoccare i surplus energetici prodotti con fonti rinnovabili per poi essere utilizzati individualmente o messi in rete. Il nostro sistema, inoltre, potrebbe far sì che l’energia elettrica venga comprata a tariffe più basse (durante la notte) per poi essere utilizzata durante i picchi di domanda (durante il giorno)”.

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Il TESS è abbastanza piccolo in quanto può essere inserito e spedito in qualsiasi container, ma è anche scalabile in base alla domanda di energia. Esso, in teoria, è capace di funzionare a basse potenze ma anche a potenze che spaziano dai 500 kW della scala industriale fino a centinaia di MW. Esso è, inoltre, appropriato sia per funzionamento tramite rete elettrica che con impianti stand-alone ed è stato studiato, come detto, per sopperire all’intermittenza delle fonti rinnovabili, come solare e/o eolico, dando, in output, energia in forma stabile. TESS naturalmente può essere integrato in qualsiasi rete elettrica ed è adatto per contesti commerciali e industriali, dove calore ed elettricità sono necessari. Il primo prototipo commerciale di TESS dovrebbe essere pronto i primi mesi del 2016 e potrebbe essere venduto ai primi potenziali clienti per siti piccoli.

Whalley ha anche detto, “I prezzi dell’energia stanno crescendo in tutto il mondo e i costi delle tecnologie di stoccaggio si stanno abbassando; ci stiamo avvicinando, quindi, al momento in cui i sistemi di stoccaggio di energia potrebbero diventare commerciabili. Abbiamo sviluppato TESS per questo motivo, per incontrare la domanda del mercato. Quest’ultima crescerà esponenzialmente in tutto il mondo ne prossimi anni”.

Lorenzo Rubino

Laureato magistrale a 24 anni in ingegneria energetica al PoliTO. Esperto in efficienza energetica industriale, commerciale, residenziale. Progettista tecnico di impianti rinnovabili e tradizionali. Responsabile di #EnergyCuE da marzo 2015. Appassionato di nuove tecnologie e policy, soprattutto se finalizzate alla sostenibilità della produzione di energia. Mi sento curioso, riflessivo ma anche spontaneo, diretto e pragmatico, da buon ingegnere!

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