Le nazioni nord-europee sono sempre state meritevoli quando si parla di Energia Rinnovabile. La Danimarca la scorsa estate ha prodotto quasi il 140% della sua domanda energetica da fonte eolica, parte di essa, naturalmente, è stata esportata ai paesi limitrofi. La Norvegia, ricca di petrolio, produce circa il 100% della sua elettricità tramite idroelettrico e detiene il record di possessori di auto elettriche per abitante. L’Islanda, grazie all’infinita quantità di fonte geotermica presente, produce l’85% della domanda energetica da fonti rinnovabili. E la Svezia?
Il Primo Ministro Svedese Löfven ha dichiarato, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che la sua nazione da non più di 10 milioni di abitanti diventerà “una delle prime nazioni sviluppate al mondo funzionante senza fonti fossili”. La realtà è che il più grande dei paesi scandinavi si sta muovendo in questa direzione da parecchio tempo. Al momento, infatti, circa l’80% dell’elettricità proviene da fonti non fossili. La sfida, tuttavia, è che la stragrande maggioranza proviene da fonte nucleare. Dopo decenni in cui si prometteva il decommissioning degli impianti nucleari presenti, il governo ha deciso che avrebbe iniziato a sostituire quelli dismessi a partire dal 2010. A partire dal 2016, comunque, i ministri dell’Energia e dell’Ambiente hanno promesso una spesa di circa 4 miliardi e mezzo di Corone Svedesi (pari a circa 550 milioni di $) in progetti tra cui ricerca tecnica sulle celle solari e sulle tecnologie di locomozione elettrica. Inoltre alcuni progetti si focalizzeranno su Smart Grid e altre tecnologie ad alta efficienza.
La Svezia non sta, però, solo spendendo i propri soldi pubblici all’interno dei suoi confini geografici. Una parte dei fondi, infatti, sarà spesa per incrementare lo sviluppo sostenibile in progetti all’estero, e precisamente nelle nazioni più povere. Non si parla ancora di date precise, in accordo con Bloomberg, tuttavia, si dice che ci sarà una rapida riduzione delle emissioni entro il 2020, e la capitale svedese potrebbe diventare rinnovabile entro il 2050. “L’aumento dei fondi per lo sviluppo sostenibile delle nazioni e per un’azione climatica mirata sono fondamentali per la credibilità svedese e per l’Unione Europea nelle negoziazioni climatiche” ha affermato il governo svedese in un comunicato stampa pochi giorni fa. Far passare una nazione piccola come la Svezia da fossile a rinnovabile non dovrebbe essere così complesso, ma il suo impegno in direzione dell’energia rinnovabile e della sostenibilità ambientale deve essere ascoltato, in tutti il mondo.
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