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La scorsa settimana la compagnia tedesca Audi ha affermato che possono creare il combustibile chiamato e-diesel da niente di più che acqua e anidride carbonica. L’impianto situato a Dresda (parte est della Germania), gestito, tra gli altri, anche dalla compagnia Sunfire GmbH, ha prodotto il suo primo lotto di “blue crude” dopo quattro mesi di lavoro tecnico. In realtà è quest’ultima azienda che ha studiato e sviluppato la tecnologia in questione durante l’ultimo anno.
Il processo è basato sulla tecnica Fischer-Tropsch (sviluppata nel 1925 e già utilizzata dalla Seconda Guerra Mondiale fino ai giorni nostri) combinata con SOECs (Solid Oxide Electrolyser Cells, celle a combustibile che raggiungono l’elettrolisi dell’acqua tramite l’uso di elettricità e ossidi solidi). Prima di tutto fonti rinnovabili come pale eoliche, fotovoltaico e idroelettrico sono usate nelle SOECs per riscaldare l’acqua fino a temperature più alte di 800 °C (1470 °F). Il vapore è rotto attraverso l’elettrolisi ad alta temperatura e l’ossigeno è rimosso così da produrre idrogeno puro. Nello step successivo l’idrogeno è utilizzato per ridurre la CO2 a monossido di carbonio. L’anidride carbonica può essere aspirata dall’atmosfera riducendone l’inquinamento, può essere precipitata in impianti per la produzione di biogas o può essere immagazzinata usando i gas di scarico dei processi industriali. Nell’ultima fase H2 e CO sono mixate ad alte temperature e pressioni utilizzando il processo Fischer-Tropsch col fine di sintetizzarli in un combustibile ad alta purezza: il “blue crude”. Quest’ultimo prodotto liquido è composto da una lunga catena di idrocarburi – simile ai combustibili fossili – ma senza la presenza di solfuri e aromatici.
La macchina in questione ha operato a efficienze – dalla potenza rinnovabile fino all’idrocarburo liquido – dell’ordine del 50%, ma Sunfire sembra convinto che si possa aumentare fino al 70% e più se, per esempio, si utilizzasse il calore di processo in eccesso per produrre più vapore. Audi ammette anche che “nessuno dei processi che usiamo sono nuovi, ma lo è il modo in cui vogliamo usarli: aumentando la temperatura alla quale l’acqua è divisa aumenta l’efficienza del processo generale e inoltre il calore sprecato può essere riutilizzato”. L’e-diesel potrebbe essere mescolato con il normale diesel o potrebbe essere usato come combustibile a sé. Al momento il sistema può produrre più di un barile di combustibile al giorno e può riciclare più di tre tonnellate di CO2 per tonnellata di combustibile prodotto.
Questo processo potrebbe portare a una rivoluzione nel campo tecnico dei trasporti; primo perchè l’e-diesel è carbon neutral e quindi non è inquinante, ma anche perché esso potrebbe essere utilizzato nella nostra auto senza il bisogno di alcun ammodernamento.
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